Ritratto d'uomo (Previtali): differenze tra le versioni

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Il '''''Ritratto d'uomo''''' è un dipinto [[Pittura a olio|olio su tavola]] di [[Andrea Previtali]] conservato presso la pinacoteca dell'[[Accademia dei Concordi]] di [[Rovigo]]. La tavola fu dipinta con un ''[[Vanitas|Memento mori]] ed è firmata ''ANDREAS.C.A.DI.IO.B.P.'': Andrea Cordelle Agi Disciplunus Iovanis Bellini Pinxit.
Il '''''Ritratto d'uomo''''' è un dipinto [[Pittura a olio|olio su tavola]] di [[Andrea Previtali]] conservato presso la pinacoteca dell'[[Accademia dei Concordi]] di [[Rovigo]]. La tavola fu dipinta con un ''[[Vanitas|Memento mori]] ed è firmata ''ANDREAS.C.A.DI.IO.B.P.'': Andrea Cordelle Agi Disciplunus Iovanis Bellini Pinxit.
== Storia ==
== Storia ==
Il dipinto è uno dei primi ritratti del giovane Previtali, quando ancora abitava a Venezia dove si era trasferito fin dalla giovane età con la famiglia che commerciava corde e aghi. Il giovane fu allievo di Giovanni Bellini, e questo dipinto è uno dei primi lavori che l'artista eseguì mentre lavorava ancora alla bottega del maestro veneziano. Proprio per l'attività della sua famiglia il Previtali soleva firmarsi ''Cordeliaghi'', nome con qui venne più volte identificato.
Il dipinto è uno dei primi ritratti del giovane Previtali, quando ancora abitava a Venezia dove si era trasferito fin dalla giovane età con la famiglia che commerciava corde e aghi. Il giovane fu allievo di Giovanni Bellini, e questo dipinto è uno dei primi lavori che l'artista eseguì mentre lavorava ancora alla bottega del maestro veneziano. Proprio per l'attività della sua famiglia il Previtali soleva firmarsi ''Cordeliaghi'', nome con cui venne più volte identificato.
[[File:Andrea Previtali called Cordeliaghi - Portrait of a Man - Memento Mori - Google Art Project.jpg|sinistra|thumb|Ritratto d'uomo-Memento Mori]]
[[File:Andrea Previtali called Cordeliaghi - Portrait of a Man - Memento Mori - Google Art Project.jpg|sinistra|thumb|Ritratto d'uomo-Memento Mori]]
Il dipinto è considerato uno dei lavori migliori del giovane artista, ed è dipinto con un ''Memento mori'', la tela infatti presenta due fori nella parte superiore ad indicare che era inserito in una tela che permetteva la rotazione del dipinto su entrambi i lati<ref name="Nome Nota">* {{cita libro|titolo=Andrea Previtali il colore prospettico di maniera belliniana|autore=Mauro Zanchi|editore=Ferrari Editrice|anno=2009}}</ref>.
Il dipinto è considerato uno dei lavori migliori del giovane artista, ed è dipinto con un ''Memento mori'', la tela infatti presenta due fori nella parte superiore ad indicare che era inserito in una tela che permetteva la rotazione del dipinto su entrambi i lati<ref name="Nome Nota">* {{cita libro|titolo=Andrea Previtali il colore prospettico di maniera belliniana|autore=Mauro Zanchi|editore=Ferrari Editrice|anno=2009}}</ref>.

Versione delle 18:38, 12 mar 2019

Ritratto di uomo
AutoreAndrea Previtali
Data1502-1506
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni24,5×19,5 cm
UbicazioneAccademia dei Concordi, Rovigo

Il Ritratto d'uomo è un dipinto olio su tavola di Andrea Previtali conservato presso la pinacoteca dell'Accademia dei Concordi di Rovigo. La tavola fu dipinta con un Memento mori ed è firmata ANDREAS.C.A.DI.IO.B.P.: Andrea Cordelle Agi Disciplunus Iovanis Bellini Pinxit.

Storia

Il dipinto è uno dei primi ritratti del giovane Previtali, quando ancora abitava a Venezia dove si era trasferito fin dalla giovane età con la famiglia che commerciava corde e aghi. Il giovane fu allievo di Giovanni Bellini, e questo dipinto è uno dei primi lavori che l'artista eseguì mentre lavorava ancora alla bottega del maestro veneziano. Proprio per l'attività della sua famiglia il Previtali soleva firmarsi Cordeliaghi, nome con cui venne più volte identificato.

Ritratto d'uomo-Memento Mori

Il dipinto è considerato uno dei lavori migliori del giovane artista, ed è dipinto con un Memento mori, la tela infatti presenta due fori nella parte superiore ad indicare che era inserito in una tela che permetteva la rotazione del dipinto su entrambi i lati[1].

Descrizione

Ritratto d'uomo

Il dipinto si divide in due parti: sul fronte il ritratto d'uomo raffigurante un uomo giovane dall'espressione intensa e stupita,forse dall'improvvisa morte. Il quadro richiama alcuni ritratti di Antonello da Messina che visitando Venezia era stato l'apripista del rinascimento veneto, nonché i ritratti di Jacometto Veneziano morto nel 1497 ma di cui il giovane aveva conosciuto le opere[2]. Il dipinto presenta anche tratti leonardeschi nell'aspetto psicologico del ritratto, una intensità introspettiva che porta il dipinto a sembrare una immagine fotografica[1]. Il Previtali manifesta così la sua grande capacità di catturare le diverse tecniche pittoriche, qualità che lo accompagnerà per tutta la vita.

L'azzurro intenso dello sfondo è la contrapposizione astratta che vuole evocare una profonda dimensione interiore di paure e timnori legati alla meditazione sulla morte e che si collega con il memento macabro dipinto sul lato opposto della tela[3].

Memento mori

Il retro del dipinto raffigura un teschio su cui è posto un cartiglio con la scritta HIC DECOR HEC FORMA MANET HEC LEX OMNIBUS UNA, la traduzione è più intrapretativa che letteraria, il senso del tempo che diventa legge e che conduce tutti a perdere bellezza e forma per diventare ossa. Il teschio posto su un tavolo di legno riporta sul frontale la firma dell'artista. Ricordati che devi morire è una locuzione usata fin dal tempo dei romani, ma in particolar modo la raffigurazione di teschi e ossa fu in uso dal Medioevo, con l'avvendo del purgatorio. Il teschio nelle raffigurazioni medioevali veniva usato a monito per ricordare a tutti che la vita, la gioventù hanno un tempo, e che oltre questo tempo rimane solo quello del giudizio[1].

Note

  1. ^ a b c * Mauro Zanchi, Andrea Previtali il colore prospettico di maniera belliniana, Ferrari Editrice, 2009.
  2. ^ Antonio Mazzotta, Ritratto d'uomo, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
    «questa fase intorno al 1502 appartiene il bellissimo Ritratto di uomo del Museo Poldi Pezzoli di Milano, firmato sul retro, dove è un teschio con un motto»
  3. ^ Antonio Mazzotta, Previtali, Andrea", in 'Dizionario Biografico degli Italiani', LXXXV, su academia.edu, Ponzone Quercia. URL consultato il 16 luglio 2018.

Bibliografia

  • Mauro Zanchi, Andrea Previtali il colore prospettico di maniera belliniana, Ferrari Editrice, 2009.
  • Rodeschini Galati Maria Cristina, Andrea Previtali. La «Madonna Baglioni» e «Madonna con il bambino leggente tra san Domenico e santa Marta di Betania», Lubrina Editore, 2011, ISBN 978-88-7766-425-9.

Voci correlate

Altri progetti

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