Potenza protettrice: differenze tra le versioni

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Due anni dopo, invece, durante la guerra Russo Giapponese, questo fu possibile: le nazioni in guerra si comunicarono reciprocamente le informazioni al riguardo i prigionieri di guerra tramite la Francia (che era la potenza protettrice della Russia) e gli Stati Uniti (potenza protettrice del Giappone). Tale pratica divenne talmente cositudinaria, che divenne facile la sua inclusione nella Convenzione di Ginevra del 1929.
Due anni dopo, invece, durante la guerra Russo Giapponese, questo fu possibile: le nazioni in guerra si comunicarono reciprocamente le informazioni al riguardo i prigionieri di guerra tramite la Francia (che era la potenza protettrice della Russia) e gli Stati Uniti (potenza protettrice del Giappone). Tale pratica divenne talmente cositudinaria, che divenne facile la sua inclusione nella Convenzione di Ginevra del 1929.


===Guerre Mondiali===
===Guerre mondiali===
Gli Stati Uniti per un lugo periodo furono una scelta abbastanza diffusa come potenza protettrice, sopratutto grazie al loro status di nazione autorevole, ma estranea dai tensioni e conflitti fra potenze europee. Tale ruolo fu inaugurato con la guerra franco-prussiana del 1870.
Gli Stati Uniti per un lungo periodo furono una scelta abbastanza diffusa come potenza protettrice, soprattutto grazie al loro status di nazione autorevole, ma estranea a tensioni e conflitti fra potenze europee. Tale ruolo fu inaugurato con la guerra franco-prussiana del 1870.


L'apice fu raggiunto all'inizio della Prima Guerra Mondiale, quando in virtù della propria neutralità gli Stati Uniti si trovarono a ricevere un mandato reciproco di potenza protettrice dalle cinque principali nazioni belligeranti: Gran Bretagna, Francia, Austria-Ungheria, Germania e Impero Ottomano. Fra il 1914 ed il 1917 gli Stati Uniti ricevettero un totale di 54 mandati, quando però entrarono in guerra affianco agli Alleati i mandati fuorno trasferiti ad altre nazioni rimaste neutrali, principalmente a: Paesi Bassi, Spagna e Svizzera.
L'apice fu raggiunto all'inizio della [[Prima guerra mondiale]], quando in virtù della propria neutralità gli Stati Uniti si trovarono a ricevere un mandato reciproco di potenza protettrice dalle cinque principali nazioni belligeranti: Gran Bretagna, Francia, Austria-Ungheria, Germania e Impero Ottomano. Fra il 1914 ed il 1917 gli Stati Uniti ricevettero un totale di 54 mandati, quando però entrarono in guerra a fianco agli Alleati i mandati furono trasferiti ad altre nazioni rimaste neutrali, principalmente a Paesi Bassi, Spagna e Svizzera.


Nel primo dopoguerra si giunse finalmente alla formalizzazione del ruolo della potenza protettrice in un trattato internazionale, la Convenzione di Ginevra del 1929. Fu permeesso alla potenza protettrice di ispezionare i campi di detenzione dei prigionieri di guerra, poter comunicare liberamente con loro e fornire loro alcuni benefici quali lettere e libri. Non venne però riconosciuto al Comitato Internazionale della Croce Rossa l'autorità di vigilare sull'esecuzione del trattato.
Nel primo dopoguerra si giunse finalmente alla formalizzazione del ruolo della potenza protettrice in un trattato internazionale, la Convenzione di Ginevra del 1929. Fu permesso alla potenza protettrice di ispezionare i campi di detenzione dei prigionieri di guerra, poter comunicare liberamente con loro e fornire loro alcuni benefici quali lettere e libri. Non venne però riconosciuto al Comitato Internazionale della Croce Rossa l'autorità di vigilare sull'esecuzione del trattato.


Anche all'inizio della Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti, inizialmente formalmente neutrali, furono una scelta diffusa come potenza protettrice, ma non furono visti del tutto distaccati dal conflitto visto che fra il 1939 ed il 1941 i 75 mandati ricevuti provenivano esclusivamente da nazione Alleate, mentre nessua delle nazioni dell'Asse si avvalse del loro appoggio. Anche altre nazioni che durante la Prima Guerra Mondiale esercitarono questo ruolo furono escluse: la Spagna, visto che il regime franchista era giudicato troppo a favore dell'Asse e i Paesi Bassi, perché occupati dalla Germania nazista. Di conseguenza Svizera (219 mandati per 35 stati più altre 8 nazioni rappresentate in maniera inufficiale) e Svezia (114 mandati per 28 stati) risultarono le scelte più diffuse.
Anche all'inizio della Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti, inizialmente formalmente neutrali, furono una scelta diffusa come potenza protettrice, ma non furono visti del tutto distaccati dal conflitto visto che fra il 1939 ed il 1941 i 75 mandati ricevuti provenivano esclusivamente da nazione Alleate, mentre nessuna delle nazioni dell'Asse si avvalse del loro appoggio. Anche altre nazioni che durante la Prima Guerra Mondiale esercitarono questo ruolo furono escluse: la Spagna, visto che il regime franchista era giudicato troppo a favore dell'Asse, e i Paesi Bassi, perché occupati dalla Germania nazista. Di conseguenza Svizzera (219 mandati per 35 stati più altre 8 nazioni rappresentate non ufficialmente) e Svezia (114 mandati per 28 stati) risultarono le scelte più diffuse.


===Guerra Fredda===
===Guerra Fredda===

Versione delle 13:05, 28 dic 2018

Potenza protettrice è un termine del diritto internazionale (usato abitualmente nella locuzione mandato di potenza protettrice) per indicare la nazione che rappresenta gli interessi di una seconda nazione nei confronti di una terza, nel caso che le ultime due (per svariati motivi) non abbiano relazioni diplomatiche dirette.

È frequente il caso che una potenza protettrice venga nominata nel caso che due nazioni rompano le relazioni diplomatiche. In tal caso la potenza protettrice provvede a tutelare gli interessi dei cittadini della nazione da cui ha ricevuto il mandato. Nel caso in cui le relazioni siano interrotte per lo scoppio di una guerra, la potenza protettrice provvede ad assicurare il rispetto delle convenzioni internazionali nei confronti dei prigionieri di guerra e dei cittadini nelle regioni soggette a occupazione militare.

Poiché la potenza protettrice è nominata dalla nazione i cui interessi devono essere protetti e tale ruolo deve essere accettato dalla nazione ospite, è essenziale che essa abbia relazioni diplomatiche con entrambi i Paesi. In tempo di guerra è anche richiesto che la potenza protettrice sia uno stato neutrale.

L'istituto della potenza protettrice risale ai tempi della guerra franco-prussiana del 1870 ed è stata formalizzata nella Convenzione di Ginevra del 1929. Tutte e quattro le convenzioni di Ginevra del 1949 contemplano le funzioni di potenza protettrice. In aggiunta, il Protocollo I del 1977 riconosce anche alla Croce Rossa Internazionale il diritto di fungere da potenza protettrice. Le procedure per la nomina di una potenza protettrice in tempo di pace sono state definite nella Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche del 1961.

L'istiuto non riguarda, invece, la situazione in cui due nazioni non abbiano interrotto le relazioni diplomatiche, ma per svariate ragioni (fra cui quelle economiche) non trovano conveniente mantenerle tramite una presenza diplomatica diretta, ma si affidano ai buoni uffici di una terza per offrire ai propri cittadini all'estero i servizi consolari.

Storia

Origini

Sebbene il concetto si fosse già affermato nel diritto internazionale a partire dal XVI secolo, l'istituzione della potenza protettrice nel senso moderno del termine trova la sua prima apparizione con la guerra franco-prussiana del 1870: tutte le potenze belligeranti infatti nominarono delle nazioni che le potessero rappresentare al fine di sovraintendere all'espulsione dei diplomatici e la detenzione dei propri cittadini catturati su territorio nemico.

Gli Stati Uniti ricevettero il mandato di tutelare gli interessi della Confederazione Tedesca del Nord e di altri stati minori tedeschi, la Svizzera quelli degli stati di Baden e Baviera, la Russia quelli del Württemberg, mentre la Gran Bretagna quelli della Francia.

Il Ministro plenipotenziario degli Stati Uniti presso la Francia, Elihu Benjamin Washburne, contribuì non poco a definire con le sue azioni i precedenti che sarebbero poi entrati nel diritto internazionale: la bandiera americana fu issata sull'ambasciata della Confederazione Tedesca del Nord, mentre i suoi archivi vennero trasferiti nella legazione americana per garantirne una maggiore sicurezza. Washburne organizzò anche l'evaquazione dei 30'000 civili tedeschi che allo scoppio delle ostilità si trovavano su territorio francese. Durante l'assedio di Parigi, Washburne fu l'unico capo delegazione diplomatica di rilievo ad essere rimasto in città, si trovò pertanto a svolgere le funzioni di protezione consolare per sette nazioni latino americane e provvedere alle necessità di 3'000 tedeschi che erano rimasti a Parigi.

Prima delle guerre mondiali

Dopo il precedente della guerra franco-prussiana, la nomina di una potenza protettrice in caso di guerra entrò nell'uso comune del diritto internazinale, espandendo, con il beneplacito dei beligeranti, funzioni e responsabilità. Durante la Prima guerra sino-giapponese, entrambe le nazioni nominarono gli Stati Uniti come potenza protettrice, fissando per la prima volta l'uso del mandato reciproco. Durante la guerra ispano-americana per la prima volta gli Stati Uniti richiesero che una potenza neutrale potesse ispezionare i campi dove erano detenuti i prigionieri di guerra.

Mancando la formalizzazione dell'istituto di potenza protettrice tramite un trattato scritto, non sempre le nazioni riuscirono ad accordarsi nelle funzioni esercitate. Durante la seconda guerra boera per esempio, i britannici si avvalsero come potenza protettrice degli Stati Uniti ed i boeri dei Paesi Bassi, ma durante le ostilità agli Stati Uniti fu precluso il trasferimento di somme di danaro del governo britannico ai prigionieri di guerra e agli Olandesi la possibilità che le due parti in guerra si scambiassero le liste dei prigionieri.

Due anni dopo, invece, durante la guerra Russo Giapponese, questo fu possibile: le nazioni in guerra si comunicarono reciprocamente le informazioni al riguardo i prigionieri di guerra tramite la Francia (che era la potenza protettrice della Russia) e gli Stati Uniti (potenza protettrice del Giappone). Tale pratica divenne talmente cositudinaria, che divenne facile la sua inclusione nella Convenzione di Ginevra del 1929.

Guerre mondiali

Gli Stati Uniti per un lungo periodo furono una scelta abbastanza diffusa come potenza protettrice, soprattutto grazie al loro status di nazione autorevole, ma estranea a tensioni e conflitti fra potenze europee. Tale ruolo fu inaugurato con la guerra franco-prussiana del 1870.

L'apice fu raggiunto all'inizio della Prima guerra mondiale, quando in virtù della propria neutralità gli Stati Uniti si trovarono a ricevere un mandato reciproco di potenza protettrice dalle cinque principali nazioni belligeranti: Gran Bretagna, Francia, Austria-Ungheria, Germania e Impero Ottomano. Fra il 1914 ed il 1917 gli Stati Uniti ricevettero un totale di 54 mandati, quando però entrarono in guerra a fianco agli Alleati i mandati furono trasferiti ad altre nazioni rimaste neutrali, principalmente a Paesi Bassi, Spagna e Svizzera.

Nel primo dopoguerra si giunse finalmente alla formalizzazione del ruolo della potenza protettrice in un trattato internazionale, la Convenzione di Ginevra del 1929. Fu permesso alla potenza protettrice di ispezionare i campi di detenzione dei prigionieri di guerra, poter comunicare liberamente con loro e fornire loro alcuni benefici quali lettere e libri. Non venne però riconosciuto al Comitato Internazionale della Croce Rossa l'autorità di vigilare sull'esecuzione del trattato.

Anche all'inizio della Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti, inizialmente formalmente neutrali, furono una scelta diffusa come potenza protettrice, ma non furono visti del tutto distaccati dal conflitto visto che fra il 1939 ed il 1941 i 75 mandati ricevuti provenivano esclusivamente da nazione Alleate, mentre nessuna delle nazioni dell'Asse si avvalse del loro appoggio. Anche altre nazioni che durante la Prima Guerra Mondiale esercitarono questo ruolo furono escluse: la Spagna, visto che il regime franchista era giudicato troppo a favore dell'Asse, e i Paesi Bassi, perché occupati dalla Germania nazista. Di conseguenza Svizzera (219 mandati per 35 stati più altre 8 nazioni rappresentate non ufficialmente) e Svezia (114 mandati per 28 stati) risultarono le scelte più diffuse.

Guerra Fredda

Note


Bibliografia