Sindrome di Lazzaro

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La sindrome di Lazzaro è caratterizzata dalla spontanea riattivazione del sistema cardiocircolatorio dopo il fallimento della rianimazione cardiopolmonare[1][2]. Deriva il suo nome da Lazzaro di Betania che, secondo quanto narrato nel Nuovo Testamento, sarebbe stato resuscitato da Gesù[3].

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un fenomeno rarissimo, riscontrato in almeno 38 casi a partire dal 1982[4][5].

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

Le cause del fenomeno non sono state ancora definite. Una teoria riporta che un fattore importante, ma non ritenuto l'unico, sia l'accumulo di pressione all'interno del torace in conseguenza delle manovre di rianimazione.

Nel corso della rianimazione cardiopolmonare (RCP) una eccessiva ventilazione del paziente risulta estremamente dannosa in quanto comporta un aumento di pressione intratoracica e viene a ridurre il già scarso ritorno venoso durante l'arresto cardio-circolatorio. Le manovre di compressione toracica all'inizio di ogni "ciclo" di RCP servono a ripristinare una più bassa pressione intratoracica. Solo dopo la normalizzazione della pressione toracica le ulteriori compressioni divengono realmente efficaci nello "spremere" il sangue dalle cavità cardiache (pompa cardiaca) e nei vasi polmonari, in quantità decisamente maggiore rispetto al volume contenuto nel solo cuore (pompa toracica), permettendo un flusso nei vasi arteriosi. Le ventilazioni eccessive (in numero ed ampiezza) contrastano questa azione ed impediscono la ripresa di circolo (ROSC, in inglese return of spontaneous circulation).

Si pensa che la normalizzazione della pressione al termine della rianimazione cardiopolmonare (RCP) possa permettere l'espansione del cuore, cui consegue la riattivazione del nodo senoatriale e l'instaurarsi di nuovo del battito cardiaco[2]. Sono considerati altri possibili fattori l'iperpotassiemia e l'utilizzo di alte dosi di adrenalina[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hornby K, Hornby L, Shemie SD, A systematic review of autoresuscitation after cardiac arrest, in Crit. Care Med., vol. 38, n. 5, maggio 2010, pp. 1246–53, DOI:10.1097/CCM.0b013e3181d8caaa, PMID 20228683.
  2. ^ a b Bruce Ben-David M.D., et al., Survival After Failed Intraoperative Resuscitation: A Case of "Lazarus Syndrome", in Anesth Analg, vol. 92, n. 3, 2001, pp. 690–692, DOI:10.1213/00000539-200103000-00027, PMID 11226103. URL consultato il 14 ottobre 2008.
  3. ^ a b A. Walker, H. McClelland, J. Brenchley, The Lazarus phenomenon following recreational drug use, in Emerg Med J, vol. 18, n. 1, 2001, pp. 74–75, DOI:10.1136/emj.18.1.74, PMC 1725503, PMID 11310473. URL consultato il 22 giugno 2012.
  4. ^ Woman Declared Dead, Still Breathing in Morgue, Fox News, 7 ottobre 2008. URL consultato il 22 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2012).
  5. ^ V. Adhiyaman, S. Adhiyaman; R. Sundaram, The Lazarus phenomenon., in J R Soc Med, vol. 100, n. 12, dicembre 2007, pp. 552-7, DOI:10.1177/0141076807100012013, PMID 18065707.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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