Sindacalismo giallo

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Il sindacalismo giallo (in francese syndicalisme jaune; in inglese Company unionism) è l'attività antisindacale compiuta tramite la creazione o il controllo imprenditoriale di sindacati dei lavoratori.

Presente già negli Stati Uniti d'America negli anni venti del XX secolo, il fenomeno fu dichiarato illegale con la legge Wagner (National Labor Relations Act, o "Legge sui rapporti nazionali di lavoro") del 1935, con la quale si faceva divieto alle parti imprenditoriali di fondare, finanziare o controllare organizzazioni sindacali dei lavoratori.

Analogo fenomeno era sorto in Francia a fine '800 per sfociare in una vera e propria organizzazione sindacale avente come capo Paul Lanoir, sostituito molto presto da Pierre Biétry. In Italia l'articolo 17 dello statuto dei lavoratori (legge n. 300/1970) proibisce agli imprenditori e alle loro associazioni di costituire e finanziare associazioni sindacali dei lavoratori.

Il termine è oggi utilizzato in ambito giornalistico per indicare un'organizzazione sindacale che si ritiene di fatto asservita al datore di retribuzione, o ad altri soggetti i cui interessi sono contrapposti a quelli dei lavoratori. Un "sindacato giallo" viene ritenuto differente dalle legittime associazioni sindacali, le quali devono essere organizzate in base a regolare statuto secondo criteri democratici e trasparenti, hanno titolo a sottoscrivere i contratti nazionali e prevedono il versamento di una quota di iscrizione.

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