Since I've Been Loving You

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Since I've Been Loving You
ArtistaLed Zeppelin
Autore/iPage, Plant
GenereBlues rock
Edito daAtlantic Records
Pubblicazione originale
IncisioneLed Zeppelin III
Data1970
Durata7 min: 24 s

Since I've Been Loving You è un brano musicale dei Led Zeppelin pubblicato nell'album Led Zeppelin III del 1970.[1]

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Fu una delle prime canzoni preparate per l'album Led Zeppelin III. John Paul Jones ha usato un organo Hammond, mentre con i piedi suonava un basso a pedali. Si tratta di una traccia molto suonata nei live e, come riferito dai Led Zeppelin, la più difficile da registrare. Nel brano è possibile sentire il pedale della grancassa di Bonham che scricchiola. Page, in un'intervista, ha detto che ogni volta che ascoltava quella canzone, sentiva sempre più forte quel rumore fastidioso.

Testo[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti temi ricorrenti nella musica blues come il lavoro massacrante, l'amore per una donna che "fa perdere la testa", e il tradimento, rappresentato come il suono di una porta che si apre e contemporaneamente un'altra che si chiude (I open my front door, hear my back door slam, you must have one of them new fangled, new fangled backdoor man: "Apro la porta di casa mia, sento sbattere la porta sul retro, devi esserti trovata uno di quei fighetti che ti chiava"). La canzone mantiene, seppur con qualche modifica, la struttura tipica e piangente del blues. Si possono notare molti tòpoi ricorrenti sia in molte canzoni blues tradizionali sia in altre canzoni del gruppo, come la delusione amorosa, le lacrime e le immancabili allusioni sessuali ("Backdoor man" infatti, nel gergo dei musicisti blues, è un riferimento al sesso spesso extraconiugale e per esteso indica un uomo con il quale si ha una relazione meramente sessuale).

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dario Giardi, Since I’ve Been Loving You: il pianto d’amore dei Led Zeppelin, su Auralcrave, 21 marzo 2018. URL consultato il 9 luglio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica