Silvestre Pinheiro Ferreira

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Silvestre Pinheiro Ferreira in un ritratto di António Nunes Júnior

Silvestre Pinheiro Ferreira (Lisbona, 31 dicembre 1769Lisbona, 1º luglio 1846) è stato un filosofo e politico portoghese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella capitale portoghese nel 1769, Silvestre Pinheiro Ferreira fu inizialmente indirizzato alla carriera ecclesiastica, ma abbandonò questo percorso nel 1791.[1]

Insegnò Filosofia presso l'Università di Coimbra a partire dal 1794.[1]

Accompagnò in Brasile il re Giovanni VI del Portogallo e la famiglia reale portoghese, che nel paese sudamericano si rifugiarono durante le Guerre Napoleoniche. In Brasile, tra il 1810 e il 1821, Silvestre Pinheiro Ferreira sviluppò parte della sua opera.[1]

Nel 1813 pubblica Preleções Filosóficas (Lezioni Filosofiche), opera contenente una traduzione e un commento delle Categorie di Aristotele.

All'inizio degli Anni 1820, ricopre posizioni politiche importanti, quali quelle di ministro dell'Interno, ministro della Guerra e ministro degli Esteri.[1]

Collabora con diversi giornali e riviste portoghesi tra gli anni 1830 e gli anni 1850.[1]

Dal punto di vista filosofico, si occupò soprattutto di Filosofia del Linguaggio, Filosofia del Diritto e Teodicea.[2] Oltre all'importanza di Aristotele, altri riferimenti critici del suo pensiero sono il sensismo di Locke e quello di Condillac.[2]

Muore a Lisbona, nel quartiere di Lumiar, nel 1846.[3]

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Considerações sobre a gramática filosófica (1808)
  • Prelecções Philosophicas sobre a theorica do discurso e da linguagem, a estética, a diceosyna e a cosmologia (1813)
  • Essai sur la Psycologie comprenant la théorie du raisonnement et du langage, l'ontologie, lésthétique et la dicéosyne (1826)
  • Manual do cidadão em um governo representativo ou princípios de direito constitucional, administrativo e das gentes (1834)
  • Noções Elementares de Philosophia Geral e Aplicada às Sciências Morais e Políticas (1839)
  • Teodiceia ou Tratado Elementar da Religião Natural e da Religião Revelada (1845)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e José Esteves Pereira, O essencial sobre Silvestre Pinheiro Ferreira, Lisboa, Imprensa Nacional-Casa da Moeda, 2008.
  2. ^ a b Pedro Calafate, Silvestre Pinheiro Ferreira, su Filosofia Portuguesa, Instituto Camões. URL consultato il 2 novembre 2019.
  3. ^ Livro de Registo de Óbitos, 1811/1862, 202 v., Lisboa, Paróquia de Lumiar [Arquivo Nacional da Torre do Tombo].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pinheiro Ferreira, Silvestre, Prelecções Filosóficas, introd. José Esteves Pereira, Lisboa, IN-CM,1996.
  • Esteves Pereira, José, O essencial sobre Silvestre Pinheiro Ferreira, Lisboa, IN-CM, 2008.

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