Retinopatia sierosa centrale

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Sierosa centrale)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Corioretinopatia sierosa centrale
Specialitàoftalmologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM362.41
ICD-10H35.7
MeSHD056833
MedlinePlus001612
eMedicine1227025

La corioretinopatia sierosa centrale (CSC) è una malattia oculare che causa una riduzione della visione centrale spesso temporanea e solitamente a un solo occhio. È caratterizzata, nelle fasi di attività, dalla presenza di passaggio di liquido sotto la retina, che tende ad accumularsi sotto la macula. A ciò consegue una visione offuscata o distorta, con riduzione dell'acutezza visiva che può permanere anche dopo il riassorbimento del fluido.

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

La CSC è una malattia che colpisce prevalentemente il maschio adulto (30-50 anni) ed è la principale malattie della macula nel giovane non diabetico e non miope. È meno frequente nella razza nera e può presentarsi in forme particolarmente gravi negli asiatici. La CSC colpisce più spesso persone particolarmente attive, che mostrano un atteggiamento competitivo, e sono facili allo stress. Le donne sono colpite con minore frequenza. Costituiscono fattori di rischio condizioni che comportino un aumento del cortisolo ematico come gravidanza, sindrome di Cushing, lupus eritematoso sistemico, emodialisi, trapianto di organi e naturalmente l'assunzione di corticosteroidi. Nel caso delle donne l'età di insorgenza è spesso superiore ai 50 anni. Si trova spesso presente una condizione di ipercortisolismo endogeno o esogeno. La malattia si manifesta principalmente negli uomini tra i 25 e 45 anni di età, ma può affliggere anche le donne.

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

Le cause della patologia non sono ben definite. È stato ipotizzato un possibile ruolo di generici fattori di stress legati ad un eccesso o forse ad una aumentata sensibilità a ormoni quali cortisolo, catecolamine, mineralcorticoidi, glucocorticoidi. Alcuni autori hanno messo in evidenza una correlazione con l'infezione da Helicobacter pylori. Sembra inoltre che vi possa essere una causa iatrogena, da effetti collaterali ed indesiderati di alcuni farmaci, come ad esempio i glucocorticoidi. Inoltre è stata osservata una sua correlazione allo stato di gravidanza: in tali casi il disturbo termina al momento del parto, anche se in rari casi si sono osservate recidive.

Esami[modifica | modifica wikitesto]

L'OCT è una tecnica diagnostica non invasiva che può essere utile per individuare e monitorare in modo obiettivo e misurabile il sollevamento retinico maculare nel follow-up dei pazienti con CSC. È in grado di evidenziare anche minimi distacchi del neuroepitelio non apprezzabili all'osservazione diretta del fondo oculare. L'OCT rende anche evidenti quelle alterazioni strutturali retiniche (alterazioni degenerative e atrofia dei fotorecettori, degenerazione cistoide) che sono alla base del mancato recupero funzionale dopo eventuale risoluzione del distacco.

La fluorangiografia e l'angiografia con verde di indocianina sono esami fondamentali per un corretto inquadramento della malattia e soprattutto per stabilire se e come trattarla. Si tratta di esami che prevedono l'iniezioni in vena di due coloranti (fluoresceina e indocianina) che una volta in circolo raggiungono l'occhio. Oltre all'angiografia è importante eseguire anche la autofluorescenza, che non utilizza colorante, ma filtri particolare in grado valutare lo stato di salute dell'epitelio pigmentato retinico. Grazie a questi esami è possibile individuare in modo preciso le zone di epitelio pigmentato retinico e coroide malate e programmare il trattamento più opportuno.

Trattamento e prognosi[modifica | modifica wikitesto]

Nessun trattamento medico si è dimostrato finora utile per la CSC. I corticosteroidi (cortisone) per via sistemica hanno dimostrato di peggiorare la CSC. Altre terapie suggerite come beta-bloccanti ed acetozolamide (diamox) si sono rivelate inefficaci.

La CSC è una malattia che si può curare e solitamente ha una buona prognosi visiva. Quando non si risolve spontaneamente nel giro di 1-2 mesi deve essere trattata. I trattamenti a disposizione sono la fotocoagulazione laser e la terapia fotodinamica. Scopo del trattamento è indurre il riassorbimento del fluido in modo tale che la retina torni ad aderire all'epitelio pigmentato retinico dopo di che se i fotorecettori non hanno sofferto molto si può verificare un miglioramento anche significativo della vista. I trattamenti laser si eseguono sulla guida dell'angiografia, dell'autofluorescenza e dell'OCT.

La fotocoagulazione laser è indicata in tutti quei casi in cui la zona di epitelio pigmentato retinico malato è focale, unica e abbastanza lontana dalla fovea che è il centro della retina. Contrariamente all'utilizzo della fotocoagulazione laser in altre patologie retiniche, non è necessario usare alte energie ma semplicemente una lieve bruciatura della zona interessata.

La terapia fotodinamica si utilizza invece nei casi in cui la malattia tende a cronicizzare a seguito di una sofferenza più estesa dell'epitelio pigmentato retinico che si accompagna di solito ad un importante aumento della permeabilità della coroide. In questo caso il trattamento viene eseguito sotto la guida dell'angiografia con verde di indocianina. La terapia fotodinamica consiste nella somministrazione in una vena del braccio di un farmaco fotosensiblizzante (verteporfina). Dopo circa 10 minuti dalla infusione del farmaco le zone di epitelio pigmentato retinico e/o coroide malate vengono irradiate con un laser non termico che ha la funzione di attivare il farmaco che nel frattempo è giunto all'occhio. Il farmaco attivato irrigidisce la parete dei vasi coroideali riducendone la permeabilità.

Si tratta di terapie particolari che necessitano di oculisti che abbiano una particolare esperienza nella gestione della malattie della macula e della retina e soprattutto una lunga esperienza nella corretta valutazione delle angiografie retiniche. Queste terapie non necessitano di ricovero, si eseguono in ambulatorio e non sono dolorose.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gass JDM. Pathogenesis of disciform detachment of the neuro-epithelium. II. Idiopathic central serous chorioretinopathy. Am J Ophthalmol 1967;63(3):587-615.
  • Piccolino FC, Rigault De La Longrais R, Manea M, Cicinelli S. Posterior cystoid retinal degeneration in central serous chorioretinopathy. Retina 2008;28(7):1008-1012.
  • Yannuzzi LA. Type-A behaviour and central serous chorioretinopathy. Retina 1987;7(2): 111-131.
  • Yannuzzi LA, Shakin JL, Fisher YL, Altomonte MA. Peripheral retinal detachments and retinal pigment epithelial atrophic tracts secondary to central serous pigment epitheliopathy. Ophthalmology 1984;91(12):1554-1572.
  • Piccolino FC, de la Longrais RR, Ravera G, Eandi CM, Ventre L, Abdollahi A, Manea M. The foveal photoreceptor layer and visual acuity loss in central serous chorioretinopathy. Am J Ophthalmol 2005;139(1):87-99.
  • Wang MS, Sander B, Larsen M. Retinal atrophy in idiopathic central serous chorioretinopathy. Am J Ophthalmol 2002;133(6):787-793.
  • Eandi CM, Chung JE, Cardillo Piccolino F, Spaide RF. Optical coherence tomography in unilateral resolved central serous chorioretinopathy. Retina 2005;25(4):417-421.
  • Yannuzzi LA, Slakter JS, Gross NE et al. Indocyanine green angiography-guided photodynamic therapy for treatment of chronic central serous chorioretinopathy: a pilot study. Retina 2003;23(3):288-298.
  • Cardillo Piccolino F, Eandi CM, Ventre L, Rigault de la Longrais RC, Grignolo FM. Photodynamic therapy for chronic central serous chorioretinopathy. Retina 2003;23(6):752-763.
  • Colucciello M. Choroidal neovascularization complicating photodynamic therapy for central serous retinopathy. Retina 2006;26(2):239-242.
  • Chan WM, Lai TY, Lai RY, Tang EW, Liu DT, Lam DS. Safety enhanced photodynamic therapy for chronic central serous chorioretinopathy: one-year results of a prospective study. Retina 2008;28(1):85-93.
  • Reibaldi M, Cardascia N, Longo A, et al. Standard-Fluence versus Low-Fluence Photodynamic Therapy in Chronic Central Serous Chorioretinopathy: A Nonrandomized Clinical Trial. Am J Ophthalmol 2010;149(2):307-315.
  • Lai TYY, Chan WM, Li H, Lai RYK, Liu DTL, Lam DSC. Safety enhanced photodynamic therapy with half doseverteporfin for chronic central serous chorioretinopathy: a short term pilot study, Br J Ophthalmol 2006;90(7):869-874.
  • Nicolò M, Zoli D, Musolino M, Traverso CE. Association between the efficacy of half-dose photodynamic therapy with indocyanine green angiography and optical coherence tomography findings in the treatment of central serous chorioretinopathy. Am J Ophthalmol 2012;153(3):474-480.
  • Reibaldi M, Boscia F, Avitabile T, et al. Low-fluence photodynamic therapy in long-standing chronic central serous chorioretinopathy with foveal and gravitational atrophy. Eur J Ophthalmol 2009;19(1):154-158.
  • Karakus SH, Basarir B, Pinarci EY, Kirandi EU, Demirok A. Long-term results of half-dose photodynamic therapy for chronic central serous chorioretinopathy with contrast sensitivity changes. Eye 2013;27(5):612-20.
  • Reibaldi M, Boscia F, Avitabile T et al. Functional retinal changes measured by microperimetry in standard-fluence vs. low-fluence photodynamic therapy in chronic central serous chorioretinopathy, Am J Ophthalmol. 2011;151(6):953-960.
  • Schmidt-Erfurth U, Michels S, Barbazetto I, Laqua H. Photodynamic effects on choroidal neovascularization and physiological choroid. Invest Ophthalmol Vis Sci 2002;43(3):830-41.
  • Schlötzer-Schrehardt U, Viestenz A, Naumann GO, Laqua H, Michels S, Schmidt-Erfurth U. Dose-related structural effects of photodynamic therapy on choroidal and retinal structures of human eyes. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol 2002;240(9):748-757.
  • Ziemssen F, Heimann H. Evaluation of verteporfin pharmakokinetics: redefining the need of photosensitizers in ophthalmology. Expert Opin Drug Metab Toxicol. 2012;8(8):1023-41.
  • Uetani R, Ito Y, Oiwa K, Ishikawa K, Terasaki H. Half-dose vs. one-third-dose photodynamic therapy for chronic central serous chorioretinopathy. Eye 2012;26(5):640-649.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina