Sepolcro di Eurisace

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Il sepolcro di Eurisace sotto Porta Maggiore

Il sepolcro di Eurisace è una tomba monumentale di un fornaio romano, Eurisace, e di sua moglie, Atistia, risalente al I secolo a.C. e collocata esternamente alla Porta Maggiore a Roma.

Databile intorno al 30 a.C., fu rinvenuta nel corso della demolizione, disposta nel 1838 da papa Gregorio XVI, delle torri difensive costruite da Onorio su Porta Maggiore a Roma, al fine di ripristinare l'antico assetto risalente all'epoca aureliana.

Nel corso dell'intervento venne in luce, rimasto inglobato nella torre cilindrica tra i due archi della porta ed ora visibile subito fuori della stessa, il sepolcro appartenente a Marco Virgilio Eurisace, fornaio (probabilmente un liberto arricchito), ed a sua moglie.

File:Eurysaces04.jpg
Modellino ricostruttivo del sepolcro

Il monumento funebre, realizzato in travertino e decorato con elementi caratteristici di un forno, come sacchi e bocche di doli, consiste di un piccolo edificio a pianta trapezoidale, ha l'aspetto dei recipienti in cui veniva impastata la farina e reca, ripetuta quasi uguale sui tre lati ancora esistenti, l'epigrafe «Est hoc monimentum Marcei Vergilei Eurysacis pistoris, redemptoris, apparet» ("Questo sepolcro appartiene a Marco Virgilio Eurisace, fornaio, appaltatore, apparitore"), dalla quale si scopre che il fornaio lavorava per lo Stato, al quale forniva i suoi prodotti, e che era anche ufficiale subalterno (apparitore) di qualche personaggio di alto rango (un magistrato o forse un sacerdote). Ad ulteriori conferme della professione di Eurisace, l'urna che conteneva le ceneri della moglie (ora conservata al Museo delle Terme) ha la forma di una madia da pane e inoltre nel fregio intorno al monumento sono rappresentate tutte le fasi del procedimento di panificazione: pesatura e molitura del grano, setacciatura della farina, preparazione dell'impasto, pezzatura e infornata del pane. Sul lato orientale del piccolo edificio funebre, ora perduto, trovava probabilmente posto il rilievo con i due coniugi, che attualmente è visibile ai Musei Capitolini. Sul basamento si trova l'iscrizione commemorativa dei lavori di restauro.

Bibliografia

  • Paola Ciancio Rossetto, Il sepolcro del fornaio Marco Virgilio Eurisace a Porta Maggiore, Roma, Ist. Nazionale di Studi Romani, 1973, ISBN 978-88-7311-067-5.

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