Djebnetjer
Djebnetjer Sebennito - Sebennytos | |
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Frammento di muro di tempio proveniente da Djebnetjer (a destra) attribuibile al regno di Nectanebo II | |
Civiltà | Civiltà egizia |
Utilizzo | Città |
Epoca | IV - III secolo a.C. |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Samannud |
Altitudine | 12 m s.l.m. |
Mappa di localizzazione | |
Djebnetjer è una città egizia detta anche Sebennito dal greco Sebennytos e che fu il capoluogo del 12º distretto del Basso Egitto.
La località, che corrisponde alla moderna città di Samannud, si trova sul ramo di Damietta del Nilo.
È ricordata come la città natale di Manetone, oltre che come capitale d'Egitto durante la XXX dinastia detta "sebennitica"[1].
Nectanebo I fu principe di Djebnetjer verso la fine della XXIX dinastia e ne riuscì a deporre l'ultimo sovrano Neferite II, salendo quindi al trono d'Egitto e fondando la XXX dinastia. In seguito, secondo Manetone, fu da questa località che Nectanebo I iniziò la sua campagna per difendere i confini orientali dalla minaccia persiana.
Divinità principale di Djebnetjer fu Onuris, che in epoca tolemaica venne associato al dio greco della guerra Ares, e che possedeva nella città un tempio eretto da Nectanebo I e decorato da Nectanebo II.
Nel sito, a nord di Djebnetjer, si trova anche un Iseo ancora da esplorare in maniera sistematica.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guy Rachet, Dizionario Larousse della civiltà egizia, Gremese Editore, ISBN 88-8440-144-5
- Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Bompiani, ISBN 88-452-5531-X
- Federico A. Arborio Mella, L'Egitto dei faraoni, Mursia, ISBN 88-425-3328-9
- Alan Gardiner, La civiltà egizia, Einaudi, ISBN 978-88-06-18935-8
Altri progetti
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