Sciuscià (lustrascarpe)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
I due ragazzini protagonisti del film Sciuscià (1946) in una scena in cui lustrano le scarpe

Sciuscià è la deformazione popolare dell'originale termine inglese shoeshine (ovvero "lustrascarpe").[1]

Significato[modifica | modifica wikitesto]

La parola, oggi in disuso, stava ad indicare i bambini, di età compresa approssimativamente tra i 7 e i 12 anni, i famosi "scugnizzi", che vivevano arrangiandosi per le strade dei quartieri napoletani più poveri, soprattutto pulendo le scarpe o facendo piccoli lavori per gli adulti in cambio di pochi spiccioli. La parola divenne nota nel resto d'Italia soprattutto ad opera del film di Vittorio De Sica del 1946, intitolato appunto Sciuscià.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine sciuscià nacque in Italia centromeridionale durante la seconda guerra mondiale, e precisamente durante il periodo dell'occupazione statunitense (1944-1945), quando i bambini guadagnavano qualche lira facendo i lustrascarpe. La pronuncia inglese suona all'incirca come sciuu sciain, diventato sciuscià.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ sciuscià in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 26 gennaio 2022.
  2. ^ Sciuscià, su accademiadellacrusca.it. URL consultato il 9 gennaio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sciuscià, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25 aprile 2016.