Schermo degli spiriti

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Lo schermo degli spiriti "Muro-schermo di ferro" d'Età Yuan nel Parco Beihai (Pechino).

Uno schermo degli spiriti, anche muro degli spiriti o muro-schermo, (zh. 影壁S, YǐngbìP, lett. "Muro-ombra" o 照壁S, ZhàobìP) è un antemurale utilizzato per schermare un cancello d'ingresso nell'architettura tradizionale cinese. Può essere posizionato sia all'esterno sia all'interno del cancello che deve proteggere.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il 影壁S, YǐngbìP, lett. "Muro-ombra" è lo schermo degli spiriti posizionato all'interno o all'esterno della residenza. Lo 照壁S, ZhàobìP è invece il solo schermo degli spiriti posizionato all'esterno della residenza, l'antemurale vero e proprio.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli schermi degli spiriti sono legati alla convinzione che i S, GuǐP, lett. "Spiriti maligni" non possano muoversi dietro gli angoli, quindi lo schermo degli spiriti impedisce loro di entrare attraverso il cancello che proteggono.[3][4]

In pratica, consentono alla luce naturale e alla circolazione dell'aria di entrare in una stanza, ostacolando la visione. Questa soluzione garantiva, oltre alla privacy, il rinfrescamento in un'epoca senza aria condizionata.

Gli yingbi possono essere strutture solitarie o possono essere attaccati ad un muro vicino.[1] Possono essere costruiti con una varietà di materiali come mattoni, legno, pietra o piastrelle smaltate. Gli zhaobi erano spesso simboli di status[1][5] e quindi riccamente decorati. Le decorazioni comuni includono simboli apotropaici, come il sinogramma S, P, lett. "Buona fortuna". Schermi particolarmente decorati con il motivo del drago sono i Muri dei Nove Draghi nei palazzi e nei giardini imperiali.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prove archeologiche hanno stabilito l'esistenza di yingbi fin dalla dinastia Zhou occidentale (1046–771 a.C.). Erano allora un privilegio riservato ai palazzi e alle dimore della grande nobiltà cinese. L'uso degli schermi nelle residenze private sviluppò molto più tardi[6] ed il yingbi divenne elemento distintivo nella pianta della Siheyuan, il complesso residenziale tradizionale cinese.[7]

Galleria[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Adam Pillsbury (a cura di), The Insider's Guide to Beijing 2005-2006, in True Run Media, 2005.
  2. ^ (EN) Mengbi Li, The evolution of the zhaobi: Physical stability and the creation of architectural meaning, in Journal of Architecture, 2020, pp. 45-64, DOI:10.1080/13602365.2020.1734049.
  3. ^ a b (EN) Piper Rae Gaubatz, Beyond the Great Wall: urban form and transformation on the Chinese frontiers, Stanford University Press, 1996, p. 336.
  4. ^ (EN) Jeanne Boden, The Wall Behind China's Open Door: Towards Efficient Intercultural Management in China, Asp / Vubpress / Upa, 2008, p. 17.
  5. ^ (EN) Ronald G. Knapp, China's living houses: folk beliefs, symbols, and household ornamentation, University of Hawaii Press, 1999, pp. 68-70.
  6. ^ (EN) Women of China, Foreign Language Press, 2007, p. 43.
  7. ^ (ZH) Siheyuan, su 中国传统建筑生词 [Chinese Traditional Architecture Glossary], en.bjchp.org.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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