Complesso nuragico di Sos Nurattolos

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Complesso nuragico
di Sos Nurattolos
CiviltàCiviltà nuragica
EpocaII millennio a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Comune Alà dei Sardi
Altitudine1 007 m s.l.m.
Scavi
ArcheologoPaola Basoli
Amministrazione
EnteComune di Alà dei Sardi
Visitabile
Sito webwww.sardegnacultura.it/j/v/253?s=21413&v=2&c=2488&c1=2130&t=1
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°41′18.28″N 9°18′45.96″E / 40.68841°N 9.312767°E40.68841; 9.312767

Il complesso nuragico di Sos Nurattolos è un sito archeologico sito nel comune di Alà dei Sardi[1], in provincia di Sassari.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Databile tra il 1600 e il 900 a.C., è costituito da quattro edifici: una fonte sacra, un piccolo tempio a megaron e alcune capanne.

La fonte sacra, situata all’interno di un cortile circolare di forma irregolare dotato di accesso laterale a gradini, ha una pianta rettangolare con facciata in antis, e il vano del pozzo circolare conserva la copertura a tholos ancora intatta, mentre il retro è absidato[1]. All’interno del cortile una capanna circolare in muratura, probabilmente un locale di servizio dedicato alle attività cultuali. Al centro si trova il pozzo, dove i pellegrini, prima di continuare il percorso, si purificavano.

Il secondo edificio è il tempio a megaron, dove si trova una grande capanna circolare dotata anch’essa di un vano rettangolare di ingresso prospiciente la camera[1]. Qui il pellegrino sostava forse per un colloquio con i sacerdoti.

Sulla cima si trova il tempio, che conserva una regolarissima pianta rettangolare ed alte pareti aggettanti sia sulla facciata principale che sul retro. Il tempietto è circondato da un recinto ellittico che include una struttura muraria costituita da due ambienti circolari tangenti, uno dentro l’altro, forse i recinti in cui si chiudevano gli animali da sacrificare, o il luogo dove si consultavano gli oracoli: sembrerebbero simboleggiare la coppia divina Sole-Luna durante un’eclissi parziale di sole.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Alà dei Sardi, complesso di Sos Nuratolos, su sardegnacultura.it, sardegnacultura. URL consultato il 5 settembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Baltolu, Alcuni monumenti inediti dell'altopiano di Buddusò e Alà dei Sardi (Sassari), in Studi Sardi, XXII, 1971, pp. 38-98;
  • G. Lilliu, L'oltretomba e gli dei, in Nur. La misteriosa civiltà dei Sardi, Cinisello Balsamo, A. Pizzi, 1980, pp. 110, 114-116;
  • V. Santoni, Il segno del potere, in Nur. La misteriosa civiltà dei Sardi, Cinisello Balsamo, A. Pizzi, 1980, p. 184;
  • E. Contu, Il nuraghe, in La Civiltà nuragica, Milano, Electa, 1985, pp. 124, 126, fig. c a p. 139, pp. 130, 141, tav. X;
  • G. Lilliu, La civiltà dei Sardi dal paleolitico all'età dei nuraghi, Torino, Nuova ERI, 1988, pp. 393, 395, 537;
  • A. Sanna, Nuove osservazioni su alcuni pozzi sacri della Sardegna settentrionale, in Per una storia dell'acqua in Sardegna. Atti del terzo Convegno internazionale di studi geografico-storici, Sassari, 1990, pp. 12-17;
  • G. Ugas, Considerazioni sullo sviluppo dell'architettura e della società nuragica, in Sardinia in the Mediterranean: a footprint in the sea. Studies in Sardinian archaeology presented to Miriam S. Balmuth, a cura di R.H. Tykot e T.K. Andrews, Sheffield, Sheffield Academic Press, 1992, p. 230.

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