Sant'Andrea (Gorizia)

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Sant'Andrea
(IT) Sant'Andrea, (SL) Štandrež[1]
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
Provincia  Gorizia
Città Gorizia
Abitanticca. 2 000 ab.
PatronoSant'Andrea
Coordinate: 45°55′22″N 13°36′11″E / 45.922778°N 13.603056°E45.922778; 13.603056

Sant'Andrea (Štandrež in sloveno, Sant Andrât in friulano, St. Andrä in tedesco) è un quartiere[2] del comune italiano di Gorizia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il centro abitato apparteneva storicamente alla Contea di Gorizia e Gradisca, come comune autonomo inserito nel distretto di Gorizia[3].

Secondo l'ultimo censimento austriaco del 1910, più del 99% della popolazione residente era di madrelingua slovena; dato sostanzialmente confermato dal censimento italiano del 1921.[4]

Dopo la prima guerra mondiale passò, come tutto il Friuli orientale, all'Italia; il comune, con la denominazione di Sant'Andrea di Gorizia, venne inserito nel circondario di Gorizia della provincia del Friuli[5].

La chiesa del paese fu ricostruita tra il 1921 e il 1923, dopo le devastazioni della Grande Guerra.

Nel 1927 il comune di Sant'Andrea di Gorizia venne aggregato a Gorizia[6], divenuta contemporaneamente capoluogo dell'omonima provincia[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Verifica del grado di attuazione delle disposizioni ai sensi dell’art. 10 della Legge di tutela n. 38/2001 in materia di insegne pubbliche e toponomastica (PDF), su consiglio.regione.fvg.it.
  2. ^ Comune di Gorizia - Statuto
  3. ^ austriahungary.info. URL consultato il 16 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2019).
  4. ^ Spezialortsrepertorium der Österreichischen Länder. Spezialortsrepertorium für das Österreichisch-Illyrische Küstenland. Bearbeitet auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1910. Herausgegeben von der Statistischen Zentralkommission (Wien: Verlag der Deutschösterreichischen Staatsdruckerei, 1918), p. 10
  5. ^ Regio decreto 18 gennaio 1923, n. 53, art. 4
  6. ^ R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 4
  7. ^ R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1

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