Saggio sulla critica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Saggi sulla critica
Titolo originaleAn Essay on Criticism
Ritratto di Alexander Pope
AutoreAlexander Pope
1ª ed. originale1711
Generepoema satirico
Lingua originaleinglese

Saggio sulla critica (An Essay on Criticism) fu il primo importante poema del poeta e scrittore inglese Alexander Pope, scritto nel 1709 e pubblicato nel 1711.

Nonostante il titolo, il poema non è un'analisi critica ma una serie di opinioni di Pope sulla letteratura. La lettura del poema rende chiaro di come si rivolga al potenziale scrittore piuttosto che all'ingenuo lettore. L'opera è scritta in rima con versi distici eroici.

Il tema principale è il modo in cui gli scrittori ed i critici dovrebbero scrivere nella nuova era letteraria dei suoi contemporanei.

Sommario[modifica | modifica wikitesto]

Il sommario che segue è tradotto dal lavoro di Walter Jackson Bate (vedi il collegamento esterno). Si tratta di un sommario dei temi e delle analisi. Le sue premesse ed i suoi scopi sono quelli della tradizione neoclassica.

I. Qualità necessarie al critico (1-200)
  • A. Coscienza delle sue proprie limitazioni (46-67).
  • B. Conoscenza della Natura e delle sue forme generali (68-87).
  1. Definizione della Natura (70-79).
  2. Necessità di saggezza e giudizio per concepirla (80-87).
  • C. Imitazione degli Antichi Filosofi ed uso delle regole (88-200).
  1. Valore della poesia e della critica classica come modelli (88-103).
  2. Censura della imitazione servile e regole codificate (104-117).
  3. Studio degli obiettivi generali e delle qualità degli Antichi (118-140).
  4. Eccezione alle regole (141-168).
II. Leggi particolari per il critico (201-559)
  • Digressione sull'umiltà (201-232)
  • A. Considerare l'opera come un insieme unico (233-252).
  • B. Cercare lo scopo dell'autore (253-266).
  • C. Esempi di falsi critici che confondono la parte per il tutto (267-383).
  1. Il pedante che dimentica il fine e giudica attraverso le regole (267-288).
  2. Il critico che giudica soltanto per immagini e metafore (289-304).
  3. I retorici che giudicano dalla pompa e dal colore della dizione (305-336).
  4. I critici che giudicano solo dai versi (337-343).
  • Digressione per esemplificare il "representative meter" (344-383)
  • D. Necessità della tolleranza e distanza dalle mode e dagli umori personali (384-559).
  1. Il critico alla moda: i culti fini a se stessi, dello straniero (398-405), del nuovo (406-423) e dell'esoterico (424-451).
  2. Soggettività personale e sue conseguenze (452-559).
III. Il carattere ideale del critico (560-744)
  • A. Qualità necessarie: integrità (562-565), modestia (566-571), tatto (572-577), coraggio (578-583).
  • B. I loro opposti (584-630).
  • C. Elogio conclusivo dei critici antichi come modelli (643-744).

L'intenzione di questo sommario è semplicemente chiarire gli argomenti topici discussi da Pope e non quello di analizzare argomentativamente il poema.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura