SPOrt

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Lo SPOrt (dall'inglese Sky Polarization Observatory) era uno strumento italiano destinato ad essere montato sulla Stazione spaziale internazionale per una missione di due anni a cominciare dal 2007.

Lo strumento progettato per misurare la radiazione cosmica di fondo avrebbe osservato l'80% del cielo in un range di frequenze tra i 20 e i 100 GHz. Oltre a misurare su larga scala la polarizzazione della CMB avrebbe inoltre fornito una mappa dell'emissione di sincrotrone della Galassia in bassa frequenza.

Il progetto fu ideato da Stefano Cortiglioni dell'istituto IASF-CNR di Bologna e completamente finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana. A causa della battuta d'arresto del programma Space Shuttle, dovuta al disastro del Columbia, un lancio a breve termine divenne improbabile. Cortiglioni, di conseguenza, annullò il progetto nel 2005, permettendo al suo team di dedicarsi a progetti di ricerca più promettenti.[1]

Strumentazione[modifica | modifica wikitesto]

SPOrt è equipaggiato con 4 antenne sensibili alle frequenze di 22, 32 e 90 GHz, collegate a bolometri con una sensibilità per pixel di 1,7 μK.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bologna 6/9/2005 (PDF), su sport.iasfbo.inaf.it. URL consultato il 12 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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