S2 (astronomia)

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S2
Immagine del centro galattico che mostra la posizione di S2 e di Sagittarius A*.
Classe spettraleB1V[1]
Distanza dal Sole25900±1400 al[2] (7940±420 pc)
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta17h 45m 40,044s[1]
Declinazione−29° 00′ 28″[1]
Dati fisici
Massa
10-15 M
Dati osservativi
Magnitudine app.14,15
Nomenclature alternative
[CRG2004] 13, [GKM98] S0-2, [PGM2006] E1, [EG97] S2, [GPE2000] 0.15, [SOG2003] 1, S0—2.

Coordinate: Carta celeste 17h 45m 40.044s, -29° 00′ 28″

S2 (nota anche come S0—2) è una stella situata vicino al centro della Via Lattea, in prossimità della radiosorgente Sagittarius A*, attorno alla quale orbita in un periodo di 15,56 ± 0,35 anni ad una distanza media di 134,6 au (17 ore luce). Data la recente stima di 3,7×106 M per Sgr A*, l'accelerazione di gravità massima sperimentata da S2 al pericentro della sua orbita sarebbe di circa 1,5 m/s², ossia un sesto della gravità superficiale terrestre. La sua velocità al pericentro supererebbe i 5000 km/s, rendendo S2 l'oggetto balistico più veloce attualmente conosciuto.

Il suo cambiamento di posizione apparente è stato monitorato fin dal 1995, nell'ambito dello studio per dimostrare l'esistenza di un buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea. Nel 2004 è stata osservata gran parte della sua orbita.

Un gruppo di astronomi, principalmente del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics, ha utilizzato le osservazioni delle dinamiche orbitali di S2 attorno a Sgr A* per misurare la distanza dalla Terra del centro galattico, poi stimata in 7,94 ± 0,42 kpc (25 900 ± 1 400 al), stima vicina a precedenti determinazioni ottenute con altri metodi.[2][3]

La lettera S in S2 indica semplicemente il termine star (inglese per "stella").

L'orbita di S2 attorno a Sagittarius A*:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c [PGM2006] E1 -- Star in double system. SIMBAD. URL consultato il 15-07-2008.
  2. ^ a b F. Eisenhauer et al., A Geometric Determination of the Distance to the Galactic Center, in Astrophysical Journal volume= 597, n. 2, novembre 2003, pp. L121–L124, DOI:10.1086/380188.
  3. ^ (EN) Max-Planck-Institut für extraterrestrische Physik—Infrared/Submillimeter Astronomy—Galactic Center Research, su mpe.mpg.de (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2004).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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