Rugoconites
| Rugoconite | |
|---|---|
 | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | ? Animalia |
| Phylum | ? Vendozoa |
| Subphylum | ? Trilobozoa |
| Genere | Rugoconites |
La rugoconite (gen. Rugoconites) è un enigmatico organismo estinto, vissuto nel Proterozoico superiore (Ediacarano, circa 550 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati ritrovati in vari giacimenti risalenti all'Ediacarano, in particolare in Australia e in Russia.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
I fossili di questo organismo consistono in una struttura tondeggiante od ovale, conservatasi come iporilievo, del diametro di sei o più centimetri. Questa struttura, in alcuni casi, è circondata da una sorta di “corolla”, interpretata come una serie di tentacoli. All'interno della struttura tondeggiante erano presenti numerosi solchi, che si dipartivano da una cupola centrale e andavano via via biforcandosi in maniera irregolare, interpretati come i resti di un sistema gastrovascolare (Fedonkin & Wade, 1972).
Classificazione[modifica | modifica wikitesto]
Vi sono varie interpretazioni riguardanti la natura di questi fossili. Alcuni studiosi (Gehling, 1996) ritengono che questi organismi potessero essere antiche spugne, ma questa teoria non è accettata dalla maggior parte degli scienziati. Un'altra ipotesi (Sepkoski et al., 2002) vede la rugoconite come un rappresentante degli cnidari, simile a una medusa; Ivantsov e Fedonkin, nel 2002, hanno ipotizzato che questo essere fosse un rappresentante dei trilobozoi (Trilobozoa), un misterioso gruppo di organismi a simmetria triradiata, dalle affinità incerte. Sono note due specie di Rugoconites: R. enigmaticus e R. tenuirugosus, distinte principalmente dalla struttura dei solchi. Un genere assai simile, anch'esso distinto dai solchi, è Paleophragmodictya.
Stile di vita[modifica | modifica wikitesto]
Alcuni studiosi ritengono che questo organismo dalla forma circolare fosse un nuotatore libero, come anche Ovatoscutum (Waggoner, 1995). Molti fossili di rugoconite sono stati rinvenuti in notevoli quantità, spesso addossati l'uno all'altro. Questo tipo di conservazione potrebbe rappresentare uno stile di vita coloniale o sociale, o più semplicemente un'accumulazione dovuta all'azione di correnti (Droser, 2007).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Droser, M.L. (2007). "Anchors Away: Anatomy Of An Ediacaran Sea Floor Dominated By Parvancorina". 2007 GSA Denver Annual Meeting. https://web.archive.org/web/20110608140837/http://gsa.confex.com/gsa/2007AM/finalprogram/abstract_131751.htm. Retrieved on 2007-08-13.
- Fedonkin, M.A.; Cope, J.C.W. (1985). "Precambrian Metazoans: The Problems of Preservation, Systematics and Evolution [and Discussion]". Philosophical Transactions of the Royal Society of London. Series B, Biological Sciences 311 (1148): 27–45. doi:10.1098/rstb.1985.0136. https://links.jstor.org/sici?sici=0080-4622(19851017)311%3A1148%3C27%3APMTPOP%3E2.0.CO%3B2-J. Retrieved on 2007-08-13.
- Gehling, J.G.; Rigby, J.K. (1996-03-01). "Long expected sponges from the Neoproterozoic Ediacara fauna of South Australia". Journal of Paleontology 70 (2): 185–195. http://jpaleontol.geoscienceworld.org/cgi/content/abstract/70/2/185. Retrieved on 2007-08-13.
- Ivantstov, A.Y.; Fedonkin, M.A. (2002). "Conulariid-like Fossil From The Vendian Of Russia: A Metazoan Clade Across The Proterozoic/palaeozoic Boundary". Palaeontology 45: 1219–1229. doi:10.1111/1475-4983.
- Sepkoski, J.J.; Jablonski, D.; Foote, M. (2002). "A Compendium of Fossil Marine Animal Genera". Bulletins of American Paleontology (Paleontological Research Institution) 363 (1): 560.
- Waggoner, B.M. (1995). "Ediacaran Lichens: A Critique". Paleobiology 21 (3): 393 – 397. https://links.jstor.org/sici?sici=0094-8373(199522)21%3A3%3C393%3AELAC%3E2.0.CO%3B2-R. Retrieved on 2007-08-13.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Rugoconites, su Fossilworks.org.
