Ritratto di Hermine Gallia

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Ritratto di Hermine Gallia
AutoreGustav Klimt
Data1904
Tecnicaolio su tela
Dimensioni170.5×96.5 cm
UbicazioneNational Gallery, Londra, Regno Unito

Il Ritratto di Hermine Gallia[1][2] è uno dei ritratti femminili dipinti ad olio dal pittore austriaco Gustav Klimt del 1904.

La posa eretta con il capo lievemente spostato verso un lato e con le mani giunte tra loro, danno alla dama un sentore di autorità e modernità. Guarda l'osservatore attraverso grandi occhi limpidi, espressivi e molto dolci. Una certa malinconia pervade i suoi lineamenti[3] e l'acconciatura dei capelli tipica della Belle Epoque enfatizza il tuppo di lunghi capelli corvini. L’abito bianco che indossa è particolarmente raffinato ed il suo tessuto setoso viene evidenziato in tutte le sue particolarità, dalla trasperenza alla leggerezza; l’imagine risulta fluttuante, vaporosa e candida come una nuvola. Il tutto rende l’immagine femminile al contempo eterea e delicatamente sensuale. I sottili gioielli, poi, denotano una lussuosa raffinatezza.

Dettagli del volto, dei gioielli e del favoloso abito del ritratto di Hermine Gallia che ricorda le creazioni della stilista Emilie Flöge[4].

Rispetto agli altri ritratti femminili di Klimt, questo dipinto è relativamente sobrio nei colori e ricco di figure geometriche. Hermine è circonda da un sfondo compatto ceruleo che nel riquardo più basso si illumina di colori più caldi che accennano la presenza di un tappeto persiano[2], timido inno all'Oriente e simbolo di prosperità e nobiltà. È un ritratto che presenta forti elementi di art nouveau e simbolismo[5] ed è stato realizzato nel periodo aureo[6].

Schizzo preparatorio del ritratto di Hermine Gallia, circa 1903, del Cleveland Museum of Art.

Nel 1903 il dipinto fu esposto, per la prima volta, ancora incompiuto alla mostra Klimt-Kollective della prima mostra del gruppo della Wiener Secession. Esistono numerosi schizzi di quest’opera, come anche diverse modifiche che sono state effettuate su di essa che sono visibili a occhio nudo. Nel 1976 il dipinto fu acquisito dalla National Gallery di Londra.

Hermine Hamburger Gallia

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Hermie nacque il 14 giugno del 1870 ed era figlia di Karl Wittgenstein [7], esponente di una delle famiglia ebrea piu’ in vista della Slesia . Nel 1893 sposò, nel tempio cittadino di Vienna, Moriz Gallia (1858 – 1918) originario della Moravia. I coniugi Gallia fecero battezzare i loro quattro figli e si convertirono al cattolicesimo nel 1910. Gallia fu amministratore delegato della filiale viennese del produttore di lampadine di Carl Auer-Welsbach[8] e in seguito divenne un imprenditore indipendente. Adolf Gallia (1852-1925)[9], cognato di Hermine e fratello di Moriz, era invece un noto avvocato e lavorava per il gruppo Welsbach. I fratelli lavoravano a stretto contatto; Moriz, poi, è stato direttore della Gasglühlicht AG (Auer Gesellschaft) di Vienna, presidente e azionista della Hamburger & Co. e presidente della Wiener Werkstätte, istituzione che ha sostenuto fin dall'inizio.

Moriz Gallia morì nel 1918, dopo aver nominato sua moglie erede universale Hermine morì il 6 febbraio del 1936. Le sue due figlie, Gretl e Käthe, poterono farsi portare il suo ritratto della loro madre in esilio in Australia.

Lapide della Famiglia Gallia nel Cimitero di Vienna.

I Gallia e la Wiener Secession

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Fin dalla sua fondazione nel 1897, i coniugi Gallia sostennero la Wiener Secession attraverso acquisti. Gustav Klimt era ospite abituale alle feste organizzate da Hermine e Moritz Gallia nel loro appartamento in Schleifmühlgasse 4, che apparteneva fin dalla sua costruzione nel 1880 alla Società austriaca di luce ed elettricità, luogo in cui si trovava la sede viennese e dove Moritz stesso lavorava.

Nel 1912, i coniugi Gallia fecero costruire in Wohllebengasse 4 una casa a cinque piani, progettata dagli architetti Franz Krauß[10] e Josef Tölk[11]. Josef Hoffmann poi ne arredo’ l'appartamento di famiglia al piano nobile. Mentre Adolf Gallia e sua moglie Ida fecero costruire, su progetto dell'architetto seccessionista Jakob Gartner,[12], un complesso immobiliare nella Biberstrasse, gia’ dal 1902.

Galleria d'immagini

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  1. ^ (DE) Hermine Gallia, in Klimt.com. URL consultato il 12 agosto 2024.
  2. ^ a b (EN) Portrait of Hermine Gallia The National Gallery London, su artsandculture.google.com, The National Gallery London.
  3. ^ (EN) The Ark of Grace, Eugenia Primavesi, su thearkofgrace.com.
  4. ^ (EN) Portrait of Hermine Gallia, 1903 by Gustav Klimt, su gustav-klimt.com.
  5. ^ (DE) Barbara Sternthal, Diesen Kuss der ganzen Welt, Wien Styria Verlag, 2005, p. 238, ISBN 978-3222131653.
  6. ^ (EN) Portrait of Hermine GalliaDiesen Kuss der ganzen Welt, su wikiart.org.
  7. ^ (EN) Portrait of Hermine Gallia, su gustav-klimt.com.
  8. ^ (DE) Literatur von und über Carl Auer von Welsbach, su portal.dnb.de, Katalog der Deutschen Nationalbibliother.
  9. ^ (DE) Adolf (1852-1925) und Moriz (1858-1918) Gallia english, su kaiserhaus-baden.at.
  10. ^ (DE) Franz Krauß, su architektenlexikon.at.
  11. ^ (DE) ISBN 3-85371-234-7 Helmut Weihsmann, In Wien erbaut. Lexikon der Wiener Architekten des 20. Jahrhunderts, Promedia, 2005, p. 400.
  12. ^ (DE) Architekturzentrum Wien, su architektenlexikon.at.

Voci correlate

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  • (DE) Tobias G. Natter, Gustav Klimt. Zeichnungen und Gemälde, in Taschen, 2019, p. 663, ISBN 978-3-8365-6287-4.
  • (DE) Mona Horncastle e Alfred Weidinger, Gustav Klimt. Die Biografie, in Christian Brandstätter Verlag, 2018, p. 320, ISBN 9783710602528.
  • (DE) Barbara Sternthal, Diesen Kuss der ganzen Welt, in Styria Verlag, 2005, p. 238, ISBN 978-3222131653.
  • Serge Sabarsky, Gustav Klimt, Artificio, 1995, p. 104.
  • (EN) Gottfried Fliedl, Gustav Klimt 1862–1918 The World in Female Form, Benedikt Taschen, 1994.

Collegamenti esterni

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