Rate of change

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In analisi tecnica, l'oscillatore rate of change, come l'indicatore di momentum, indica la forza del mercato misurando il tasso di variazione dei prezzi rispetto ai loro livelli effettivi.

La formula[modifica | modifica wikitesto]

Per costruire le linee del rate of change (ROC) a 10 giorni bisogna semplicemente eseguire la divisione tra il prezzo dell'ultima chiusura disponibile e il prezzo della chiusura di 10 sedute precedenti e moltiplicare il risultato ottenuto per 100. La formula è quindi la seguente:

dove è l'ultimo prezzo di chiusura e è il prezzo di 10 giorni prima.

Per il rate of change valgono le medesime considerazioni relative all'indicatore momentum, dato che entrambi gli indicatori rappresentano graficamente lo stesso fenomeno e alla base della loro formula c'è lo stesso principio.

Differenze rispetto al Momentum[modifica | modifica wikitesto]

Grafico settimanale del cambio Euro/Dollaro con sotto l'oscillatore Momentum e il ROC a 21 periodi. È possibile notare come i due siano quasi perfettamente identici

L'unica differenza da segnalare, anche se veramente di poco conto, è la differente linea mediana; mentre per il momentum si aveva una linea centrale a 0, il ROC presenta come punto intermedio 100. Questo è facilmente comprensibile facendo un semplice esempio. Se al giorno 1 un'azione vale 100 euro e al giorno 10, ovvero 10 giorni dopo, il suo valore fosse rimasto invariato si otterrebbe che la frazione tra i due valori darebbe come risultato 1 che moltiplicato per cento ci porta 100 come valore intermedio; con questo si ricorda anche come, ogni qualvolta il ROC tocca il livello 100, ci si trova in una situazione di prezzi invariati rispetto a quelli di n giorni precedenti (n che è il periodo selezionato per l'oscillatore).

È giusto però segnalare come i programmi per la creazione di grafici a volte utilizzano variazioni delle formule classiche per il momentum e il ROC; nonostante questo le tecniche di costruzione possono variare, ma l'interpretazione resta la medesima. Per fare un esempio semplicissimo e molto ricorrente possiamo riportare una formula leggermente differente che ha come unica conseguente variazione dell'oscillatore il valore intermedio che da 100 diviene 0.

Facendo lo stesso esempio fatto sopra con e uguali otteniamo 100(V)-100(Vx)= 0 che diviso per 100 (Vx) dà ancora 0 e moltiplicato per 100 ci indica come valore intermedio 0, anziché il precedente 100. Ecco qui un semplice esempio di variazione formula pur mantenendo perfettamente inalterato il significato e il segnale generato dall'oscillatore.