Radaldo
Radaldo vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Roselle |
Nato | prima metà del X secolo |
Nominato vescovo | prima del 967 |
Deceduto | dopo il 967 |
Radaldo (prima metà del X secolo – dopo il 967) è stato un vescovo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Radaldo è l'unico presule della diocesi di Roselle documentato in tutto il X secolo ed unico vescovo noto in età ottoniana,[1] dopo oltre cent'anni dall'ultima attestazione del vescovo rosellano Ottone nell'861.[1][2]
Il 25 aprile 967 Radaldo prese parte al sinodo di Ravenna indetto da papa Giovanni XIII: venne esaminata la condotta di Eroldo, già arcivescovo di Salisburgo, confermandone la condanna e riconoscendo ufficialmente il suo successore Federico.[1][2] Il sinodo si tenne alla presenza dello stesso imperatore Ottone I di Sassonia.[1] Il documento riporta in calce la firma «Radaldus Rosilienses episcopus».[2]
Dopo Radaldo alcuni cronisti pongono nella cronotassi di Roselle un Ottone II, riferito all'anno 1000 e coinvolto in una lite tra Roselle e Populonia, ma le uniche fonti certe successive risalgono al 1015, quando è attestato il vescovo Ranieri.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Stefano Sodi, Maria Luisa Ceccarelli Lemut, La diocesi di Roselle-Grosseto dalle origini all'inizio del XIII secolo, Quaderni dell'Istituto superiore di scienze religiose "Niccolò Stenone" n. 2, Pisa, Pacini Editore, 1994, p. 23.
- ^ a b c Giotto Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi (498-1988), vol. 1, Firenze, Lucio Pugliese, 1988, pp. 159-165.
- ^ Dopo Radaldo, secondo Cappelletti (p. 641), un certo Ottone II sarebbe menzionato in una lettera di papa Gregorio VII, in riferimento ad una lite intercorsa tra i vescovi di Roselle e di Populonia all'epoca di papa Silvestro II (999-1003). Tuttavia nella suddetta lettera, trascritta dello stesso Cappelletti (pp. 692-693), non appare mai il nome di Ottone, motivo per cui lo si tende a escludere dalla cronotassi di Roselle.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, vol. 17, Venezia, 1862, pp. 640–641.
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 754.
- Giotto Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi (498-1988), vol. 1, Firenze, Lucio Pugliese, 1988.
- (DE) Gerhard Schwartz, Die besetzung der bistümer Reichsitaliens unter den sächsischen und salischen kaisern: mit den listen der bischöfe, 951-1122, Lipsia-Berlino, 1913, p. 262.
- Stefano Sodi, Maria Luisa Ceccarelli Lemut, La diocesi di Roselle-Grosseto dalle origini all'inizio del XIII secolo, Quaderni dell'Istituto superiore di scienze religiose "Niccolò Stenone" n. 2, Pisa, Pacini Editore, 1994, p. 23.
- (LA) Ferdinando Ughelli, Italia sacra, vol. 3, seconda edizione, Venezia, 1718, col. 661.
Voci correlate
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