Numidocapra

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Numidocapra
Corna di Numidocapra crassicornis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Bovidae
Sottofamiglia Alcelaphinae
Genere Numidocapra

La numidocapra (gen. Numidocapra) è un mammifero artiodattilo estinto, appartenente ai bovidi. Visse tra il Pleistocene inferiore e il Pleistocene medio (circa 1,8 - 0,8 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Africa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere vagamente simile agli attuali alcelafi, o forse agli gnu, e anche le dimensioni dovevano essere paragonabili. Il cranio era alto e stretto, mentre le corna erano ricurve all'insù e in avanti se viste lateralmente. Le ossa frontali tra le basi delle corna erano poco sollevate, e la volta cranica era ricurva verso il basso, con un profilo diritto. La specie tipo, N. crassicornis, era dotata di corna quasi parallele e con margini anteriori concavi. Una specie più recente e più piccola, N. arambourgi, possedeva corna divergenti e ritorte (Vrba, 1997).

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Numidocapra venne descritto per la prima volta nel 1949 da Camille Arambourg, sulla base di fossili ritrovati in Algeria in terreni del Pleistocene inferiore. La specie tipo è N. crassicornis. Un'altra specie, N. arambourgi, venne inizialmente attribuita a un genere a sé stante (Rabaticeras), e sembrerebbe essersi originata dalla precedente. Questa specie del Pleistocene medio era diffusa in gran parte dell'Africa. Una terza specie, N. porrocornutus, precedentemente ascritta al genere Damaliscus, è la più antica (inizio del Pleistocene).

Numidocapra, inizialmente attribuito alla sottofamiglia Caprinae, è stato in seguito classificato con gli alcelafini, il gruppo di bovidi africani comprendenti kongoni e gnu (Geraads, 1981).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Arambourg Camille, 1949: Numidocapra crassicornis, nov. gen., nov. sp., un ovicaprine nouveau du villafranchien constantinois. Compte Rendu Sommaire des Seances de la Societe Geologique de France 13: 290-291
  • Ennouchi, E. 1953. Un nouveau genre d'Ovicapriné dans un gisement Pléistocène de Rabat. Compte Rendu Sommaire des Séances de la Société Géologique de France, Paris 8:126–128.
  • Vrba, E. S. 1976. The fossil Bovidae of Sterkfontein, Swartkrans and Kromdraai. Transvaal Museum Memoirs 21:1–166.
  • Geraads, D. 1981. Bovidae et Giraffidae (Artiodactyla, Mammalia) du Pléistocène de Ternifi ne (Algérie). Bulletin du Muséum National d'Histoire Naturelle (4), 3, (C):47–86.
  • Vrba, E. S. 1997. New fossils of Alcelaphini and Caprinae (Bovidae: Mammalia) from Awash, Ethiopia, and phylogenetic analysis of Alcelaphini. Palaeontologia Africana 34:127–198.