L'autunno, qui, è magico e immenso
«Torneresti affamato, come un’idea che temi possa morire. Se aprissi una porta qualunque, per rassicurarti o andartene,apriresti la strada al dubbio. Lo specchio si avvicinerebbe e si alzerebbe. E come vecchi nemici i tuoi occhi fisserebbero i tuoi occhi.»
L'autunno, qui, è magico e immenso | |
---|---|
Titolo originale | al-Kharīf, hunà, sāḥir wa kabīr |
Autore | Golan Haji |
1ª ed. originale | 2013 |
Genere | Poesia |
Lingua originale | arabo |
Ambientazione | Siria |
L'autunno, qui, è magico e immenso (al-Kharīf, hunà, sāḥir wa kabīr), è la prima raccolta poetica in italiano di Golan Haji. La guerra, la bellezza, il sangue e l'amore[1], questi alcuni temi che compongono la raccolta, poesie scritte negli ultimi due anni, dove è più forte l'accento politico[2]. La poesia si pone nei confronti della guerra come Perseo di fronte alla testa della Gorgone, così come la evoca Italo Calvino nelle sue Lezioni americane: perché il poeta non rimanga pietrificato dall'orrore con tutto il suo corpo o la poesia divenga incapace di dire, la scrittura deve guardare non la testa, ma i suoi riflessi nello scudo[3]. Una riflessione sulla banalità del male, la normalità della follia, la solitudine e l'ironia necessaria per sopravvivere[4]. Scritte in arabo, sono pubblicate in Creative Commons[5] tra Damasco, Beirut, Doha, Londra, Parigi, Copenaghen e Chicago.
Indice delle poesie
[modifica | modifica wikitesto]- L'autunno, qui, è magico e immenso (al-Kharīf, hunà, sāḥir wa kabīr), in Words Without Borders, Chicago, marzo 2013.
- Neve (Thalğ), pubblicato per la prima volta sul supplemento culturale del quotidiano al-Safīr, Beirut, 20 maggio 2011.
- Mattino (Sabāḥ), pubblicato per la prima volta sul supplemento culturale del quotidiano al-Safīr, Beirut, 20 maggio 2011.
- Una bolla (Fuqqāʿah), pubblicato per la prima volta sul supplemento culturale del quotidiano al-Safīr, Beirut, 20 maggio 2011.
- Nayruz (Nayrūz), in Nawāfidh, supplemento culturale del quotidiano al-Mustaqbal, Beirut, settembre 2012.
- Le ceneri dell'albero (Ramād al-shağarah), pubblicato per la prima volta sulla rivista al-Dūha, Doha, luglio 2013.
- Un tatuaggio sulla lingua (Washm ʿalà'l-lisān), pubblicato per la prima volta sulla rivista al-Dūha, Doha, luglio 2013.
- Nidi vuoti (Aʿshāsh fārighah), pubblicato per la prima volta sulla rivista al-Dūha, Doha, luglio 2013.
- Il rammarico del bambino (Hasrat al-ṭifl), in Nawāfidh, supplemento culturale del quotidiano al-Mustaqbal, Beirut, marzo 2012.
- Pendii (Sufūh), pubblicato per la prima volta sulla rivista al-Dūha, Doha, luglio 2013.
- Scrigno di dolore (Ṣundūq al-alam), in En Anden Strube, con Kristina Stoltz, Copenaghen, Forlaget Korridor, 2011.
- Occhi (ʿUyūn), in Nawāfidh, supplemento culturale del quotidiano al-Mustaqbal, Beirut, marzo 2012.
- "Sono un impavido curdo", diceva quando il camion l'ha investito alle due di notte (estratti) ("Anà kurdī ğasūr" kān yaqūl ʿindamā sadamathu al-shāhinah fī'l-thānyah laylan), in Baytī al-bārid al-baʿīd (La mia casa fredda e lontana), Beirut, Dār al-Ğamal, 2012.
- Il meriggio (al-Ẓahīra), in Thammata man yarāka wahsḥan (C'è qualcuno che ti vede come un mostro), Damasco, al-Amānah al-‘Āmmah li-Iḥtifāliyyat Dimashq ‘Āṣimat al-Thaqāfah al-‘Arabīyah, 2008.
- L'errore (al-Khata'), in Thammata man yarāka wahsḥan (C'è qualcuno che ti vede come un mostro), Damasco, al-Amānah al-‘Āmmah li-Iḥtifāliyyat Dimashq ‘Āṣimat al-Thaqāfah al-‘Arabīyah, 2008.
- Un soldato in casa di cura (Ğundī fī'l-maṣahh), in Baytī al-bārid al-baʿīd (La mia casa fredda e lontana), Beirut, Dār al-Ğamal, 2012.
- Il miracolo (al-Muʿğizah), in Nādà fī'l-ẓulumāt (Chiamò nelle tenebre), Damasco, Wizārat al-Thaqāfah, 2004.
- Sotto un cielo di primavera (Tahta samā' al-rabīʿ), in Nādà fī'l-ẓulumāt (Chiamò nelle tenebre), Damasco, Wizārat al-Thaqāfah, 2004.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Golan Haji, L'autunno, qui, è magico e immenso, traduzione di Patrizia Zanelli, collana Altriarabi (n. 10), il Sirente, Fagnano Alto, 2013, pp. 94 pp, ISBN 978-88-87847-41-3.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Libri: 'L'autunno, qui, è magico e immenso', di Golan Haji, su ansamed.info, AnsaMED, 25 novembre 2013. URL consultato il 26 dicembre 2013.
- ^ Siria. E poi venne l'inverno, nella poesia di Golan Haji, su osservatorioiraq.it, Osservatorio Iraq, 22 dicembre 2013. URL consultato il 26 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2013).
- ^ Golan Haji, “L’autunno, qui, è magico e immenso”, su poesia.blog.rainews.it, Rai News: Poesia, di Luigia Sorrentino, 15 dicembre 2013. URL consultato il 26 dicembre 2013.
- ^ La poesia di Golan Haji per un autunno magico, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 2 febbraio 2014. URL consultato il 6 febbraio 2014.
- ^ Licenze creative a confronto, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 29 novembre 2013. URL consultato il 26 dicembre 2013.