Quaker State 400 2024
Quaker State 400 2024 | |||||||||||||
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54ª Quaker State 400 Gara 27 di 36 della NASCAR Cup Series 2024 | |||||||||||||
Data | 8 settembre 2024 | ||||||||||||
Nome ufficiale | Quaker State 400 Presented by Walmart 2024 | ||||||||||||
Luogo | Atlanta Motor Speedway Hampton Georgia (Stati Uniti) | ||||||||||||
Risultati | |||||||||||||
NASCAR | |||||||||||||
Distanza | 260 giri, totale 400,4 US mi / 644.244 km | ||||||||||||
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La Quaker State 400 2024 è stata la 27ª gara delle NASCAR Cup Series 2024, tenutasi l'8° settembre 2024 presso l'Atlanta Motor Speedway di Hampton, in Georgia (Stati Uniti). La gara ha avuto luogo in un quad-oval lungo 1,540 miglia ed è stata la prima gara dei playoffs del campionato (nonché la prima del Round of 16).
Ad aggiudicarsi la gara è stato Joey Logano (Team Penske), seguito da Daniel Suárez (Trackhouse Racing) e da Ryan Blaney (Team Penske). Christopher Bell ed Alex Bowman hanno completato la Top-5, mentre in Top-10 sono finiti Tyler Reddick, Kyle Busch, Chase Elliott, William Byron ed Austin Cindric.
Resoconto
[modifica | modifica wikitesto]La pista
[modifica | modifica wikitesto]L'Atlanta Motor Speedway è un circuito automobilistico situato nella città di Hampton, in Georgia, a 20 miglia a sud di Atlanta. Il tracciato su cui si disputa la gara è un quad-oval lungo 1,540 miglia e che può ospitare fino a 111.000 spettatori. L'impianto è stato inaugurato nel 1960 e presentava un ovale di misura standard, lungo 1,5 miglia. Nel 1996 l'area a nordovest del tracciato è stata interessata da uno sviluppo urbanistico e nel 1997, per rendere la pista similare alle altre due possedute dalla Speedway Motorsports, l'ovale è stato completamente rinnovato: il rettilineo del traguardo e il secondo rettilineo sono stati ribaltati e l'ovale è stato trasformato nell'attuale quad-oval. La nuova configurazione del tracciato lo rende uno dei più veloci di tutto il circuito NASCAR.
Il contesto
[modifica | modifica wikitesto]Il 3 settembre 2024 la Goodyear, fornitrice ufficiale degli pneumatici per le NASCAR Cup Series, comunica che per il weekend di gara fornisce ad ogni squadra 9 treni di gomme (di cui 1 già utilizzato per le qualifiche); date le alte velocità che si raggiungono nel circuito (più o meno comparabili a quelle raggiungibili nei superspeedways di Daytona e Talladega), le gomme per l'evento hanno uno spessore più lieve rispetto al solito, anche per la natura poco abrasiva dell'asfalto (rinnovato nel 2022).[2]
Nella stessa giornata del 3 settembre lo Sports Business Journal pubblica un articolo nel quale si dichiara che la NASCAR è seriamente intenzionata a concludere un accordo con le squadre partecipanti alle Cup Series per un nuovo accordo sul charter system, con quello attualmente in vigore in scadenza alla fine della stagione 2024.[3][4] Secondo la testata giornalistica specialistica, le squadre hanno ottenuto l'impegno da parte della NASCAR di convogliare un importo più elevato di denaro alle stesse per far fronte alle spese necessarie per consentire la loro partecipazione al campionato (la richiesta nasce dal nuovo accordo televisivo multimiliardario che la NASCAR ha concluso alla fine del 2023 con FOX, NBC, Amazon e TNT Sports, che si aggira sui 7,7 miliardi di dollari)[5].
Il giorno delle qualifiche la notizia è stata confermata da varie testate giornalistiche, le quali hanno riportato che la NASCAR ha imposto ad ogni squadra il termine della serata del 6 settembre per firmare il nuovo accordo sul charter system, valido dal 2025 al 2031. Tutte le squadre hanno firmato tranne la Front Row Motorsports e la 23XI Racing di Michael Jordan. Quest'ultima ha emesso un comunicato nel quale si dichiara non d'accordo con la proposta della NASCAR per il nuovo charter agreement, pur rimanendo disponibile a continuare le trattative. Il nuovo accordo, che non è stato reso noto nel suo contenuto, aumenterebbe la percentuale dei ricavi televisivi destinati alle squadre, ma non consentirebbe il carattere permanente delle licenze alle squadre.[6][7][8][9][10][11][12][13]
La gara precedente ha concluso la regular season e ha emesso i primi verdetti della stagione. Con la gara nel quad-oval di Hampton è cominciata la serie di 10 gare dei playoffs per decretare il campione 2024. Tra i 16 piloti in corsa per il titolo ve ne erano due all'esordio nei playoffs (Harrison Burton e Ty Gibbs) e cinque piloti che già avevano ottenuto per almeno una volta il titolo.
In testa alla classifica prima della gara c'era Kyle Larson (campione nel 2021) il quale, nonostante abbia perso il titolo della regular season per un solo punto a favore di Tyler Reddick, si ritrovava comunque in cima alla graduatoria grazie ai bonus points raccolti durante tutta la regular season e conservando un vantaggio di 8 punti sul secondo in classifica, Christopher Bell. Il già citato Reddick era in terza posizione, con 12 punti di svantaggio su Larson.[14]
Partecipanti
[modifica | modifica wikitesto]Legenda
- (i) Pilota non idoneo ad accumulare punti nella classifica piloti.
- (R) Pilota al 1º anno di partecipazione nelle NASCAR Cup Series (rookie).
- (P) Pilota in corsa per i pla
Prove libere
[modifica | modifica wikitesto]Non si sono tenute prove libere.[15]
Qualifiche
[modifica | modifica wikitesto]Michael McDowell (Front Row Motorsports) ha ottenuto la pole position con un tempo di 30.927 secondi ad una velocità di 179.267 mph. È la sua 5ª pole in 492 gare corse in carriera nelle Cup Series (tutte ottenuto nella stagione 2024), nonché la sua 2ª in 18 gare a cui ha partecipato nel circuito di Hampton. Inoltre è la sua 13ª qualifica in Top-10 stagionale.
In seconda posizione si è qualificato Ryan Blaney (Team Penske), che in tal modo ha ottenuto la sua 14ª qualifica in Top-10 del 2024, nonché la sua 8ª Top-10 in 13 gare nell'ovale di Hampton.
In terza posizione si è piazzato, il compagno di squadra di McDowell, Todd Gilliland, che ha ottenuto la sua 3ª qualifica in Top-10 nell'Atlanta Motor Speedway, nonché la sua 5ª stagionale.
Il rookie ad ottenere la miglior posizione in qualifica è stato Josh Berry (Stewart-Haas Racing), posizionatosi in quarta piazza nella griglia di partenza.[15]
Denny Hamlin (Joe Gibbs Racing), uno dei 16 piloti in corsa per il titolo, si è piazzato ultimo in griglia con un tempo di ben 2 secondi peggiore di McDowell. Dopo le qualifiche il pilota ha dichiarato che la sua pessima prestazione in qualifica è stata provocata da alcuni problemi nel motore della sua Toyota.[16]
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Gara
[modifica | modifica wikitesto]La direzione di gara obbliga la n. 11 di Denny Hamlin, la n. 19 di Martin Truex Jr. e la n. 54 di Ty Gibbs a schierarsi in fondo allo schieramento per unapproved adjustments (le tre Toyota della Joe Gibbs Racing hanno deciso di fare modifiche al motore dopo i problemi riscontrati in qualifica da Hamlin). La bandiera verde di inizio della gara viene esposta alle 15:13 con Michael McDowell e Ryan Blaney in testa al pack. Con la fine del giro 1 il pole-man McDowell conquista chiaramente la prima posizione, seguito dagli altri concorrenti su una singola fila; dietro di lui si posizionano Blaney, Kyle Larson, il rookie Josh Berry e Chase Briscoe. La gara procede senza intoppi, sempre con McDowell in testa al giro 25. Al giro 31 Blaney riesce ad ottenere il comando della gara superando McDowell, che viene superato anche da Larson, mentre Hamlin (partito con il peggior tempo in qualifica e in lotta per il titolo) si trova ancora invischiato nelle retrovie in 31ª posizione al giro 41. Al giro 56 (a soli 4 giri dalla conclusione della Stage 1) il primo colpo di scena della gara: Larson perde improvvisamente il controllo della sua Chevrolet in curva 2 per la foratura di una gomma e sbatte sul muro esterno del circuito, con Briscoe che non può fare nulla per evitarlo: entrambi i due piloti sono costretti al ritiro, con il rischio di perdere diverse posizioni in classifica piloti. La Stage 1 si conclude quindi in regime di caution, con in prima posizione Ryan Blaney, seguito da Cindric e Alex Bowman.
Al giro 64 viene dichiarata aperta la pit lane e può prendere avvio la prima tornata di pit stop, che rimescola le carte delle posizioni al comando della gara. Dopo la fermata ai box in prima posizione si piazza Bowman, seguito da Cindric, Ricky Stenhouse Jr., Blaney e Joey Logano; intanto, rilevando una velocità eccessiva in pit lane, Truex Jr. viene penalizzato obbligandolo a ripartire alla successiva bandiera verde in fondo allo schieramento. Al giro 68 viene di nuovo esposta la bandiera e inizia la Stage 2. Nei primi giri dopo la ripartenza Bowman e Cindric si scambiano più volte la prima posizione. Quindi, al giro 71, la n. 2 di Cindric guadagna un chiaro vantaggio su Bowman e consolida il suo comando sulla gara, con quest'ultimo che scivola in terza piazza sopravanzato da Blaney. La gara procede senza interruzioni al traguardo del giro 100, con Cindric che consolida la sua prima posizione in gara e senza ancora nessun doppiato. La seconda caution arriva al giro 114, quando la direzione di gara espone la bandiera gialla dopo aver individuato detriti lungo il rettilineo del traguardo. In tal modo vengono congelate le posizioni, con Cindric sempre al comando, seguito da Blaney, Bowman, Ross Chastain e William Byron. Al giro 117 viene riaperta la pit lane e quasi tutti i piloti nelle prime posizioni decidono di tornare ai box per il cambio gomme e il rifornimento. Mentre Christopher Bell viene penalizzato per essersi posizionato fuori dal suo pit stall e dopo il contatto tra Tyler Reddick e Carson Hocevar in uscita dai box, Chastain riesce a conservare la sua prima piazza dopo la sosta, seguito da Bowman, Blaney, Daniel Suárez e Byron. Al giro 120 viene esposta la bandiera verde e la gara riparte sempre con Cindric e la sua Ford n. 2 in testa. Quest'ultimo riesce a rimanere al comando per i restanti giri della Stage 2, vincendola in completo controllo e seguito da Blaney e Bowman.
Dopo la conclusione della Stage 2, la direzione di gara riapre la pit lane al giro 164 e tutti i piloti rientrano ai box. Le procedure del cambio gomme e del rifornimento procedono regolarmente per tutti i piloti e la bandiera verde per la Final Stage viene esposta al giro 167, con Ross Chastain che guadagna nella girandola dei pit stop la prima piazza seguito dal pole-man McDowell e da Stenhouse Jr. Chastain si rifà di nuovo avanti al giro 170, ma al giro 175 la direzione di gara espone il segnale di caution dopo che John Hunter Nemechek perde il controllo della sua Toyota n. 42 nel secondo rettilineo, sbattendo nel muretto interno del tracciato. Dopo l'incidente Nemecherk riesce a riportare la sua Toyota ai box, mentre la pit lane riapre al giro 179 e la girandola delle soste rimescola nuovamente le carte. Ty Gibbs, uno dei 16 piloti in corsa per il titolo, e Bubba Wallace decidono di rimanere in pista e di conservare la loro posizione, mentre gli altri decidono di rientrare. Durante la sosta la confusione regna sovrana, con ben due piloti (Suárez, costretto a rientrare ai box, ed Elliott) che toccano degli avversari nella pit lane. Alla ripartenza, al giro 182, Ty Gibbs è davanti a tutti, seguito da Wallace, Blaney e e Chastain. Al giro 191 Chastain porta la sua n. 1 al secondo posto, scalzando la n. 23 di Wallace. Con l'avvicinarsi della conclusione della gara, il pack si schiera sempre più spesso su tre file. Gibbs è sempre in testa al giro 197, ma deve ancora effettuare la sosta ai box come Wallace, che sale al comando della gara al giro 201. Mentre Kyle Busch sale in 2ª posizione, al giro 205 la direzione di gara chiama la caution dopo che Buescher perde il controllo della sua Ford n. 17 nel secondo rettilineo, urta sulla sua destra Blaney per poi andare a sbattere sul muretto esterno, mentre la n. 12 di Blaney urta a sua volta la Toyota di Truex Jr. Mentre quest'ultimo e Blaney riescono a far riparare le proprie rispettive auto dai meccanici ai box, Buescher non può fare altro che ritirarsi dalla gara. Con la riapertura della pit lane, al giro 209, Gibbs e Wallace (che non avevano effettuato la sosta in precedenza) tornano ai box insieme a pochi altri piloti. La bandiera verde esposta al giro 212 e la gara riparte con Busch in testa, seguito da Byron, Chastain, Elliott e McDowell. Mentre Truex Jr., in fondo allo schieramento, raggiunge la velocità minima per continuare la gara (per poi essere costretto a tornare ai box qualche giro successivo), al giro 224 Byron riesce a sopravanzare Busch, conquistando in tal modo la prima piazza. Ma la lotta per le posizioni di vertice è accesa, con diverse auto che si schierano su tre o addirittura quattro file. Byron e Busch si riscambiano le posizioni, per poi essere entrambi superati da Gibbs al giro 235. Dietro Gibbs si fanno sotto Suárez e Logano, che scalzano dal podio temporaneo Byron e Busch al giro 236. Per la seconda volta, la direzione di gara sospende la contesa al giro 250 per aver rilevato dei detriti nel tracciato (un telone pubblicitario si è staccato in prossimità della linea del traguardo), congelando le posizioni a 10 giri dalla bandiera a scacchi: in prima posizione si trova il messicano Suárez, seguito da Gibbs, Busch e Logano. La pit lane viene riaperta ma nessuno vuole perdere la sua posizione e rimangono tutti sul circuito. La gara riparte con la bandiera verde al giro 256, con soli cinque giri da completare. Al giro 257 Logano conquista la prima piazza da Suárez. Tutto sembra fatta per la vittoria della Ford n. 22 ma con la bandiera bianca dell'ultimo giro al centro del pack la n. 10 di Noah Gragson viene toccata da Harrison Burton perdendo il controllo della sua auto e sbattendo nel muretto interno. Gragson si ritira e la gara deve concludersi all'overtime. Al giro 265 viene esposta la bandiera verde e la gara riparte con Logano in testa, seguito da Suárez a brevissima distanza. Grazie alle spinte decisive del suo compagno di squadra Blaney, Logano vince la gara e in tal modo si assicura il passaggio diretto nel Round of 12 dei playoffs, mentre nelle retrovie un incidente coinvolge diversi piloti tra cui Burton, Hamlin (entrambi tra i piloti in corsa per il titolo) e Wallace.
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Risultati Stage
[modifica | modifica wikitesto]Stage 1
Giri: 60
Pos | Nº | Pilota | Squadra | Costruttore | Punti |
---|---|---|---|---|---|
1 | 12 | Ryan Blaney (P) | Team Penske | Ford | 10 |
2 | 2 | Austin Cindric (P) | Team Penske | Ford | 9 |
3 | 48 | Alex Bowman (P) | Hendrick Motorsports | Chevrolet | 8 |
4 | 22 | Joey Logano (P) | Team Penske | Ford | 7 |
5 | 47 | Ricky Stenhouse Jr. | JTG Daugherty Racing | Chevrolet | 6 |
6 | 1 | Ross Chastain | Trackhouse Racing | Chevrolet | 5 |
7 | 9 | Chase Elliott (P) | Hendrick Motorsports | Chevrolet | 4 |
8 | 24 | William Byron (P) | Hendrick Motorsports | Chevrolet | 3 |
9 | 19 | Martin Truex Jr. (P) | Joe Gibbs Racing | Toyota | 2 |
10 | 54 | Ty Gibbs (P) | Joe Gibbs Racing | Toyota | 1 |
Risultati ufficiali Stage 1 |
Stage 2
Giri: 120
Pos | Nº | Pilota | Squadra | Costruttore | Punti |
---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Austin Cindric (P) | Team Penske | Ford | 9 |
2 | 12 | Ryan Blaney (P) | Team Penske | Ford | 9 |
3 | 48 | Alex Bowman (P) | Hendrick Motorsports | Chevrolet | 8 |
4 | 99 | Daniel Suárez (P) | Trackhouse Racing | Chevrolet | 7 |
5 | 24 | William Byron (P) | Hendrick Motorsports | Chevrolet | 6 |
6 | 47 | Ricky Stenhouse Jr. | JTG Daugherty Racing | Chevrolet | 5 |
7 | 1 | Ross Chastain | Trackhouse Racing | Chevrolet | 4 |
8 | 9 | Chase Elliott (P) | Hendrick Motorsports | Chevrolet | 3 |
9 | 54 | Ty Gibbs (P) | Joe Gibbs Racing | Toyota | 2 |
10 | 20 | Christopher Bell (P) | Joe Gibbs Racing | Toyota | 1 |
Risultati ufficiali Stage 2 |
Final Stage
[modifica | modifica wikitesto]Stage 3
Giri: 100
Statistiche della gara
[modifica | modifica wikitesto]Fonte: Jayski's
- Cambiamenti 1ª posizione: 24 (14 piloti)
- Cautions/Giri: 8 (44 giri)
- Bandiere rosse: 0
- Tempo di gara: 3 ore, 6 minuti, 11 secondi
- Velocità media: 134.450 mph
- Joey Logano ha vinto la sua 34ª gara in 570 corse a cui ha partecipato nelle Cup Series. Inoltre è la sua 2ª vittoria e la sua 9ª Top-10 stagionale, nonché la sua 2ª vittoria (e l'8ª Top-10) in 22 gare a cui a partecipato nell'Atlanta Motor Speedway.
- Daniel Suárez (secondo) ha messo ha segno la sua 7ª Top-10 stagionale, nonché la sua 6ª Top-10 in 12 gare nell'Atlanta Motor Speedway.
- Ryan Blaney (terzo) ha realizzato la sua 8ª Top-10 in 13 gare nell'Atlanta Motor Speedway.
- Carson Hocevar (16°) è stato il rookie ad aver ottenuto il miglior piazzamento.
Classifica dopo la gara
[modifica | modifica wikitesto]Classifica piloti
[modifica | modifica wikitesto]Pos | Pilota | Punti | |
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1 | +4 | Ryan Blaney | 2072 |
2 | Christopher Bell | 2066 (–6) | |
3 | Tyler Reddick | 2059 (–13) | |
4 | William Byron | 2059 (–13) | |
5 | +4 | Joey Logano | 2054 (–18) |
6 | +6 | Alex Bowman | 2053 (–19) |
7 | +3 | Austin Cindric | 2053 (–19) |
8 | -1 | Chase Elliott | 2050 (–22) |
9 | +2 | Daniel Suárez | 2047 (–25) |
10 | -9 | Kyle Larson | 2041 (–31) |
11 | -5 | Denny Hamlin | 2028 (–44) |
12 | +3 | Ty Gibbs | 2026 (–46) |
13 | -5 | Brad Keselowski | 2026 (–46) |
14 | Harrison Burton | 2011 (–61) | |
15 | +1 | Martin Truex Jr. | 2008 (–64) |
16 | -16 | Chase Briscoe | 206 (–66) |
Classifica piloti ufficiale |
Legenda
- Piloti in corsa per i playoffs.
Note
- Solo le prime 16 posizioni sono incluse per la classifica piloti.
Classifica costruttori
[modifica | modifica wikitesto]Pos | Costruttore | Punti | |
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1 | Chevrolet | 980 | |
2 | Toyota | 962 (–18) | |
3 | Ford | 948 (–32) |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Più giri condotti in testa.
- ^ Goodyear Fast Facts — Atlanta, su jayski.com.
- ^ Is a charter agreement imminent?, su jayski.com.
- ^ (EN) NASCAR looking to wrap up charter talks this week, su www.sportsbusinessjournal.com, 3 settembre 2024. URL consultato il 4 settembre 2024.
- ^ NASCAR Reaches 7-Year Media Rights Deal With FOX, NBC, Amazon, TNT…, su Racing America. URL consultato il 4 settembre 2024.
- ^ (EN) Michael Jordan's 23XI Racing among two holdouts on NASCAR new charter deal, su FOX Sports. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ Is a charter agreement imminent? UPDATES, su jayski.com.
- ^ (EN) Michael Jordan's NASCAR team skips the deadline to sign a new revenue model with racing series, su AP News, 7 settembre 2024. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (EN) 23XI refuses NASCAR's charter offer and draws a line in the sand, su www.motorsport.com, 7 settembre 2024. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (EN) Cup team co-owned by Michael Jordan does not sign new charter agreement with NASCAR, su NBC Sports, 7 settembre 2024. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (EN) 23XI, FRM both holding out on new NASCAR charter agreements, su RACER, 7 settembre 2024. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (EN) Matt Weaver, Michael Jordan owned team one of two holding out against new NASCAR revenue sharing deal, su Sportsnaut, 7 settembre 2024. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (EN) Jonathan Fjeld, 23XI Racing misses deadline to sign charter agreement, su The Racing Experts, 7 settembre 2024. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ A stacked field makes for a compelling NASCAR Cup Playoff opening round, su jayski.com.
- ^ a b 2024 NASCAR Cup Series Quaker State 400 at Atlanta Motor Speedway, su jayski.com.
- ^ Hamlin starts last in playoff opener after issue; McDowell on pole, su au.motorsport.com.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina della gara sul sito NASCAR, su nascar.com.
- Pagina della gara su Jayski's Silly Season Site, su jayski.com.
- Sito ufficiale del circuito, su atlantamotorspeedway.com.