Proporzione armonica

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Facciata della Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, completata dall'Alberti sulla base di rapporti armonici

La proporzione armonica è un sistema proporzionale che lega l'architettura alla musica.[1]

La proporzione armonica era nota ai Pitagorici già intorno al 500 avanti Cristo.[2] All'epoca si scoprì che, dividendo una corda tesa, se la parte minore è lunga la metà della parte maggiore la differenza nell'altezza del suono è di un'ottava; se il rapporto tra le parti è di 2/3 la differenza d'altezza del suono è di una quinta ed è di una quarta se il rapporto è 3/4.[1]

Edifici le cui parti fossero state in rapporto tra loro di 1:2, 2:3 o 3:4 furono pertanto definiti "armoniosi". La proporzione armonica fu particolarmente impiegata durante il Rinascimento, grazie all'opera di architetti e intellettuali come Leon Battista Alberti. In seguito Andrea Palladio sviluppò una scala ancora più complessa grazie all'aiuto di alcuni musicisti veneziani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino, Einaudi, 1981, voce Proporzione armonica.
  2. ^ Treccani, armonico, su treccani.it. URL consultato il 24 agosto 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino, Einaudi, 1981.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]