Povere figlie della Visitazione di Maria Santissima

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Le povere figlie della Visitazione di Maria Santissima sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione deriva da una compagnia di giovani donne che, sotto la guida di Claudia Russo, si dedicavano alla visita e all'assistenza a domicilio degli ammalati poveri: nel 1914 iniziarono ad accogliere gli anziani poveri e abbandonati in alcuni locali di fortuna e nel 1924 iniziarono a far costruire a Barra, presso Napoli, un nuovo edificio interamente destinato all'opera.[2]

Il 20 giugno 1926 la Russo e le sue compagne diedero formalmente inizio alla congregazione, approvata da Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli, il 12 marzo 1933. L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 25 febbraio 1947.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le finalità delle religiose sono l'assistenza agli anziani soli o ammalati e l'istruzione e l'educazione cristiana della gioventù.[2]

Oltre che in Italia, sono presenti in Brasile, Ecuador e Togo;[3] la sede generalizia è a Napoli.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 171 suore in 26 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1688.
  2. ^ a b c G. Rocca, DIP, vol. VII (1983), col. 211.
  3. ^ Le missioni, su poverefiglievisitazione.it. URL consultato il 25 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario pontificio per l'anno 2010, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli istituti di perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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