A partire dal 1969, ai vertici della Simca, cominciarono a circolare voci relative ad una erede della M530, che avrebbe potuto utilizzare meccanica proveniente dagli stabilimenti di Nanterre.
La Simca, sotto l'appoggio della Chrysler, non si fece scappare l'occasione e in quello stesso 1969 firmò un accordo con la Matra, in base al quale anche quest'ultima avrebbe avuto pieno appoggio dalla Chrysler-Europe nella realizzazione delle sue vetture, nonché nelle sue attività sportive.
Nel 1970, poi, la Chrysler-Europe rilevò la totalità della Simca, dopo un lento processo di assimilazione che durava addirittura dal 1958.