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Statuti e costituzioni
Il regno di Sicilia ebbe diversi Statuti nella storia, emessi da più sovrani, che ne regolamentavano le leggi e i fondamenti giuridici.
Le Assise costituivano un corpo di leggi che regolavano molti aspetti della vita burocratica, economica e militare del Regno. Si tennero in Ariano (l'attuale Ariano Irpino) in due sessioni: la prima nel 1140 sull'altipiano di Camporeale, all'altezza del valico appenninico della sella di Ariano; la seconda nel 1142 nell'antica località di Silva Marca, sull'altipiano della Difesa-Ferrara ai margini della selva Mala. Venivano estesi di molto i limiti al potere feudale già posti dalle corti di Melfi del 1129, e veniva asserita la visione che Ruggero aveva della monarchia siciliana — essenzialmente, una monarchia assoluta di stampo bizantino, temperata dal pragmatismo occidentale e dalla necessità di far convivere pacificamente i cinque popoli (Normanni, Lombardi, Arabi, Greci ed Ebrei) e le tre religioni (Cristiana, ulteriormente divisa fra Cattolici e Ortodossi; Islamica; Ebraica) del Regno.
Il potere tornava pienamente nelle mani dell'imperatore, il quale era affiancato dalla Magna Curia, il consiglio dei principali funzionari imperiali, di cui il «maestro giustiziere» e il «maestro camerario» erano i rappresentanti più autorevoli; dalla Magna Curia dipendevano poi tutti gli altri funzionari. Tuttavia i principî fondamentali già stabiliti nelle Assise di Ariano furono in gran parte confermati. |