Portale:Architettura/Storia-Architettura carolingia

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Architettura carolingia

La Cappella Palatina di Aquisgrana

L'architettura carolingia si sviluppò a partire dalle fortune dei sovrani franchi prima della dinastia dei Pipinidi (da Pipino il Breve), chiamata poi dinastia carolingia in onore di Carlo Magno.

Carlo Magno, come ci tramanda il sovrintendente alle fabbriche imperiali Eginardo, dispose di grandi risorse economiche ed iniziò una febbrile attività edilizia che aveva due scopi principali:

  • Uno pratico, per gli usi della corte dell'amministrazione statali
  • Uno rappresentativo, per mostrare la dignità imperiale ai sudditi.

Per la prima volta dall'epoca paleocristiana si poterono iniziare edifici di dimensioni monumentali e fabbriche grandiose: in quarantasei anni di regno di Carlo vennero iniziati, e in gran parte completati, qualcosa come 75 palazzi, sette cattedrali e ben 232 monasteri. I modelli diretti di queste opere furono quindi i monumenti dell'epoca di Costantino il Grande, adattati alle nuove esigenze ed alla nuova spiritualità monastica.

Questa peculiarità si manifesta in un esempio illustre ovvero il complesso palazziale di Aquisgrana (una delle capitali favorite di Carlo Magno per la presenza delle terme) di cui facevano parte il Palazzo reale, ispirato al Palazzo del Laterano, con l'aula di rappresentanza absidata e coperta di mosaici, similmente al Triclinio lateranense, e ornato della statua equestre di Teodorico, trasportata appositamente da Ravenna e usato come collegamento con la Statua equestre di Marco Aurelio, che all'epoca si trovava nelle vicinanze di San Giovanni in Laterano e che era considerata di Costantino.