Portale:Antica Grecia/Scienza

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Scienza greca
Macchina di Anticitera, un planetario. Trattasi del più antico calcolatore meccanico conosciuto, databile intorno al 150-100 a.C.

Ad un periodo delle origini, contraddistinto dalle speculazioni filosofiche dei presocratici, come Anassimandro, Anassimene ed Eraclito, seguì quello caratterizzato da una vasta elaborazione teorica, parzialmente presentata in alcune opere di Platone ed Aristotele.

Talete e Pitagora furono i fondatori della matematica. A Pitagora ed alla sua scuola sono attribuite molte scoperte, come il noto teorema, che da lui prende il nome, la soluzione geometrica di alcune equazioni algebriche, la scoperta dei numeri irrazionali ed anche la costruzione dei solidi regolari. Nel IV secolo a.C. si distinse la figura di Eudosso di Cnido, che sviluppò la teoria delle proporzioni e a cui viene attribuito lo sviluppo del metodo di esaustione e la dimostrazione rigorosa delle formule che forniscono i volumi del cono e della piramide. L'opera di Euclide, grazie al metodo rigorosamente deduttivo, si muove da premesse o "elementi" come gli assiomi, i postulati e le definizioni per dedurre le conseguenze senza fare riferimento all'esperienza. Apollonio di Perge scrisse un'opera, le Coniche, ripresa poi da Keplero, nella quale analizzava quelle particolari curve che sono generate dall'interserzione di un piano e un cono (ellisse, parabola e iperbole). Degna di rilievo la figura complessa di Archimede, che unì lo studio della matematica alla fisica ed alla meccanica. Le sue scoperte più importanti furono nei campi della statica (la legge della leva), nell'idrostatica (legge di Archimede), nella meccanica pratica (macchine per alzare l'acqua o macchine belliche). Ad Erone di Alessandria si devono l'invenzione della pompa idraulica e della diottria, dell'odometro e dei primi orologi ad acqua.

La tradizione attribuisce ad Ippocrate di Coo il ruolo di padre della medicina greca. Suo viene considerato il concetto innovativo che la malattia e la salute dell'uomo dipendessero da specifiche circostanze intrinseche alla persona malata e non fossero causate da superiori interventi divini. Ad Ippocrate si dovrebbe anche il primo studio sull'anatomia e la patologia tramite la dissezione sui cadaveri. Nella prima metà del III secolo a.C. le ricerche di Erofilo di Calcedone ed Erasistrato di Iulide nell'anatomia e nella fisiologia portarono a scoperte fondamentali in campo medico.

Per quanto riguarda l'astronomia, nel III secolo a.C. Aristarco di Samo fu il primo a sostenere la teoria eliocentrica, rimasta inascoltata nel mondo antico. Ipparco di Nicea compilò un catalogo di oltre 800 stelle, calcolandone la posizione sulla base dell'ipotesi per cui la grandezza fosse proporzionale alla luminosità. A lui si deve anche la prima stima della precessione terrestre fatta nell'anno 130 a.C. Nel II secolo Claudio Tolomeo fissò il sistema geocentrico, che venne soprannominato "tolemaico" e che rimase immutato fino a Niccolò Copernico.

Nel campo della geografia, Eratostene tracciò una carta del mondo con meridiani e paralleli sostenendo la sfericità della Terra, di cui calcolò il diametro con un errore di poche centinaia di chilometri rispetto alle attuali misurazioni.