Peychaud's Bitters

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Peychaud's Bitters
Una bottiglietta di Peychaud's Bitters
Origini
Luogo d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Creato daAntoine Amédée Peychaud
Zona di produzioneNew Orleans
Dettagli
Categoriabevanda

Il Peychaud's Bitters (per esteso Peychaud's Aromatic Cocktail Bitters anche noto semplicemente come Peychaud) è un amaro di fabbricazione statunitense, prodotto dalla L.E. Jung and Wolff Company e distribuito dalla Sazerac Company.[1][2]

Inventato nel 1830 a New Orleans da Antoine Amédée Peychaud (un farmacista creolo haitiano trapiantato in Louisiana)[3][4], si ottiene mediante l'infusione in un distillato neutro di varie essenze ed erbe aromatiche; la ricetta, segreta nel suo complesso, è a base di genziana e comprende tra l'altro anice, chiodi di garofano, vaniglia, noce moscata, frutta e spezie. Il liquido si presenta di colore rosso vivo e viene commercializzato in bottigliette da 148 ml; la gradazione alcolica è del 35%.

Gustativamente si configura come simile all'angostura, ma con un netto sentore di anice e un marcato retrogusto alla menta.[5]

Il Peychaud è utilizzato per la preparazione di vari cocktail, tra i quali il Sazerac (di cui è l'ingrediente principale)[6][7] e il Vieux Carré.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Peychaud's Bitters, su sazerac.com, New Orleans, LA, The Sazerac Company. URL consultato il 17 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2008).
  2. ^ (EN) The Sazerac Company Web Site, su sazerac.com. URL consultato il 4 agosto 2013.
  3. ^ (EN) Peychaud's Bitters, su Drinkboy.com, Robert B. Hess. URL consultato il 17 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).
  4. ^ (EN) Hugh Rawson, Why do we say... Cocktail?, in American Heritage Magazine, vol. 57, n. 3, giugno–July 2006. URL consultato il 17 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2007).
  5. ^ (EN) M. Carrie Allan, Bitters are essential to a good cocktail, but which ones should you buy?, in Chicago Tribune, Chicago, Illinois, 7 febbraio 2018. URL consultato il 17 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2018).
  6. ^ (EN) New Orleans Declares Sazerac Its Cocktail of Choice, in All Things Considered, National Public Radio, 26 giugno 2008. URL consultato il 4 agosto 2013.
  7. ^ (EN) The Sazerac — Official Cocktail of New Orleans: How the Sazerac Cocktail Came to Be, su sazerac.com. URL consultato il 4 agosto 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Roulhac Toledano, The National Trust Guide to New Orleans, New Orleans-LA, John Wiley & Sons, 1996. ISBN 0-471-14404-5

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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