Coordinate: 44°50′33.52″N 11°37′16.69″E

Palazzo Prosperi-Sacrati

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Portale di palazzo Prosperi-Sacrati

«Lampeggia, palazzo spirtal de'dïamanti,
e tu, fatta ad accôrre sol poeti e duchesse,
o porta de' Sacrati,sorridi nel florido arco!»

Il palazzo Prosperi-Sacrati è un celebre edificio della città di Ferrara situato accanto al Palazzo dei Diamanti, nella zona rinascimentale chiamata Addizione Erculea.

Il Palazzo

Il Palazzo è decisamente più spoglio e meno appariscente del vicino Palazzo dei Diamanti ma non ha mancato di stupire personaggi celebri come per esempio Giosuè Carducci. Costruito nel tipico stile rinascimentale ferrarese, presenta una parasta d'angolo e un balconcino di marmo bianco degni di nota. Ma la sua caratteristica più famosa è il portale monumentale in stile veneziano su Corso Ercole I d'Este fotografato spesso dai turisti; il portale è sovrastato da un balcone di marmo bianco sorretto da putti seduti sulla trabeazione. Sopra l'ingresso sono presenti due tondi, in uno dei quali è visibile il busto di Ercole con la pelle del leone di Nemea addosso, chiaro riferimento al committente dell'edificio, Ercole I d'Este.

Nel Rinascimento e anche durante tutto il Seicento possedeva un grande brolo (giardino rinascimentale) posteriore che oggigiorno ospita il Laboratorio Didattico di Archeologia Nereo Alfieri gestito da Arch'è, l'Associazione Culturale che ha sede nei locali del Liceo Classico Ludovico Ariosto che si occupa della tutela e conservazione del patrimonio culturale.

Storia

L'edificio è di poco più antico del Palazzo dei Diamanti e ciò ne fa il palazzo più antico dell'Addizione Erculea. Venne fatto costruire per il medico personale di Ercole I d'Este, Francesco da Castello e venne completato nel 1513-1514. Nell' '800 subì delle modifiche come per esempio l'aggiunta di un balconcino sul Quadrivio degli Angeli. I proprietari furono per lungo tempo le nobili famiglie dei Prosperi e dei Sacrati fino a che non venne venduto allo stato che lo utilizzò (con qualche critica) anche come alloggio di alcune famiglie di militari. Dal 1997 il palazzo è stato ceduto dal Ministero della Difesa al Comune di Ferrara ma l'iter non è ancora completato. I progetti futuri lo vedono utilizzato come percorso museale integrativo della Pinacoteca Nazionale di Ferrara.

Collegamenti esterni