Palazzo Pretorio (Figline Valdarno)

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Palazzo Pretorio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàFigline Valdarno
Indirizzopiazza Bianchi
Coordinate43°37′05.66″N 11°28′21.65″E / 43.61824°N 11.47268°E43.61824; 11.47268
Informazioni generali
CondizioniIn uso
InaugurazioneXIV secolo

Il Palazzo Pretorio si trova in piazza Bianchi a Figline Valdarno, in provincia di Firenze.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una costruzione risalente, nelle sue parti originarie, al XIV secolo ed in seguito ristrutturata e restaurata tra il 1923 e il 1931 dall'architetto Enzo Cerpi.

Madonna col Bambino tra i Santi Sebastiano e Antonio Abate, Benedetto Buglioni

All'esterno, sulle facciate, il palazzo presenta vari stemmi dei Podestà succedutisi nel corso dei secoli. All'interno è conservato un quadro raffigurante Alessandro de' Medici che rapisce una monaca, opera di Egisto Sarri.

Torre campanaria[modifica | modifica wikitesto]

La torre merlata, probabilmente a causa dal cedimento del terreno di fondazione, pende vistosamente. Verso la fine degli anni 80' fu effettuato un intervento di restauro diretto da Francesco Gurrieri, per il consolidamento statico. [1].

Ai piedi della Torre vi è una cappella di Piazza dedicata ai caduti di tutte le guerre, al cui interno fa bella mostra di sé una terracotta invetriata raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Sebastiano e Antonio Abate, attribuita a Benedetto Buglioni.

La campana[modifica | modifica wikitesto]

In origine sulla sommità della torre merlata ed oggi posta nell'androne del palazzo è una campana risalente al 1384 su cui è incisa un'iscrizione che celebra la sconfitta della parte Ghibellina; la campana è un bottino di guerra ed originariamente era collocata nel Castello di Susinana, in Romagna, fu concessa nel 1387 a Figline[2]. L'iscrizione così recita

«Ad perpetuam destructionem et mortem totius partis ghibelline.»

(per l'eterna distruzione e morte di tutte le parti ghibelline)

Nel XIX secolo il palazzo fu completamente trasformato per diventare un carcere. Vennero rimpicciolite tutte le finestre e venne smantellata tutta la merlatura guelfa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Gurrieri, Carlo Lardani, La Torre campanaria del Palazzo Pretorio di Figline Valdarno. Cronaca di un restauro, Milano, Electa, 1989.
  2. ^ Federico Canaccini e Paolo Pirillo, Dall'Appennino a Figline Valdarno. Storia di una campana, in La campana di Palazzo Pretorio, Comune di Figline, 2008

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Firenze e provincia, Milano, Touring Club Italiano, 2001, ISBN 88-365-1932-6.
  • Tosi Massimo, Palazzi del Potere in terra fiorentina, Firenze, APT Firenze, 2005.

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