Ordine di impiccagione dei kulaki

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L'ordine di impiccagione dei kulaki è un telegramma dell'11 agosto 1918 del presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo Vladimir Lenin sulla repressione della rivolta contadina nel governatorato di Penza.[1][2] Il telegramma era indirizzato ai bolscevichi di Penza: Vasily Kuraev (presidente del Soviet di Penza), Jevgenija Bogdanovna Boš (presidente del Comitato Centrale del Partito bolscevico del Governatorato di Penza) e Aleksandr Minkin (presidente del Comitato Esecutivo Provvisorio del Soviet di Penza). Il manoscritto del telegramma reca la carta intestata del presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo (Sovnarkom). Il nome con il quale è conosciuto è quello datogli dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

2ª pagina del manoscritto del telegramma

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'estate del 1918, molte delle città centrali della Russia, tra cui Mosca e Pietrogrado, furono tagliate fuori dalle regioni produttrici di grano dell'Ucraina, del Caucaso settentrionale e della Siberia dalla guerra civile. Di conseguenza, centinaia di migliaia di persone erano sull'orlo della carestia. Il governatorato di Penza era fondamentale per fornire cibo alle città, ma il governo usò misure drastiche, come la prodrazvyorstka (requisizione forzata), per raccogliere il grano dai contadini. Il Segretario del partito Yakov Sverdlov nominò Jevgenija Boš a sovrintendere alla mietitura e requisizione del grano.

Il 5 agosto 1918 scoppiò una rivolta contadina nel volost di Kúchkino del Penza uyezd, in opposizione alla requisizione, e presto si diffuse nelle regioni vicine. Mentre il presidente del Soviet Vasilij Kuraev si opponeva all'uso della forza militare e sosteneva che gli sforzi di propaganda sarebbero stati sufficienti, Bosh insisteva sull'uso militare e delle esecuzioni di massa. L'8 agosto 1918, le forze sovietiche avevano schiacciato la rivolta, ma la situazione nella provincia rimaneva tesa, e una ribellione guidata da membri del Partito Socialista Rivoluzionario scoppiò nella città di Chembar il 18 agosto mentre la Legione Ceca avanza a soli 45 km dal borgo. Lenin inviò diversi telegrammi a Penza chiedendo misure più dure nella lotta contro i kulaki, i contadini e gli insorti socialisti rivoluzionari.

In particolare, un telegramma datato 11 agosto 1918 ordinava ai comunisti operanti nella zona di Penza di impiccare pubblicamente almeno un centinaio di kulaki, di far conoscere i loro nomi, di confiscare il loro grano e di designare diversi ostaggi. Non è noto se qualcuno sia stato effettivamente impiccato in base a quest'ordine. Il 19 agosto 1918, Lenin inviò un altro telegramma a Penza giustificandosi per l'esasperazione e modificando le sue precedenti istruzioni, annullando l'ordine, probabilmente dopo aver ricevuto notizie delle atrocità compiute prima dello scoppio della rivolta (avendo quindi realizzato che potrebbero essere state causa della stessa) dall'ex capo dei bolscevichi ucraini, la sadica Jevgenija Boš, nominata da Sverdlov a dirigere la locale brigata annonaria. Boš, ritenuta "persona mentalmente instabile", verrà assegnata da ottobre solo a ruoli subordinati e si suiciderà nel 1925.

Il testo[modifica | modifica wikitesto]

Il cosiddetto "Ordine di impiccagione" di Lenin venne reso noto in occidente nel corso del documentario della BBC "Lenin's Secret Files" (1997) in seguito alla sua scoperta da parte dello storico Robert Service negli archivi sovietici. Questa è la traduzione del telegramma originale russo:

«Compagni! L'insurrezione di cinque distretti kulak deve essere repressa senza pietà. Gli interessi della rivoluzione lo esigono, perché "l'ultima battaglia decisiva" contro i kulaki è ormai in corso dappertutto. Dobbiamo dare l'esempio.

  1. Impiccate (assolutamente impiccati, e assicurarsi che l'impiccagione avvenga sotto gli occhi del popolo) non meno di un centinaio di kulaki, gatti grassi, succhiasangue riconosciuti.
  2. Pubblicate i loro nomi.
  3. Togliete loro tutto il grano.
  4. Designate gli ostaggi, in conformità con il telegramma di ieri.

Fatelo in modo tale che per centinaia di verste intorno la gente veda, tremi, sappia, gridi: "i kulaki succhiasangue sono e saranno strangolati".

Telegrafa la ricezione e l'esecuzione.

Cordiali saluti, tuo Lenin.

P.S. Trovate persone più toste.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ it.alphahistory.com, https://it.alphahistory.com/Rivoluzione-Russa/lenins-ordine-sospeso-kulaks-1918/.
  2. ^ WebCite query result, su webcitation.org. URL consultato il 30 dicembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]