Orazio Andreoni

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Orazio Andreoni (Pisa, 1840Roma, 1895) è stato uno scultore e mercante d'arte italiano, attivo per lo più a Roma.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formatosi come scultore con il padre Giuseppe, si trasferì successivamente a Roma, dove aprì un grande laboratorio di scultura. Egli partecipò saltuariamente a concorsi per monumenti ufficiali. Andreoni vinse il concorso per il monumento a Giuseppe Mazzini nella piazza omonima di Pisa. Il monumento fu inaugurato il 22 giugno 1883[1].

La specialità di Andreoni furono copie o statue meno impegnate, di carattere per lo più decorativo. Questo stile, molto vicino a quello di Antonio Bottinelli, lo rese famoso anche grazie alla partecipazione all'esposizione internazionale di Glasgow nel 1888 e a quella di Berlino nel 1892. Una di queste sculture è Pereat, Che muoia!, oggi nel Wadsworth Athenaeum di Hartford. Questo genere di sculture è largamente presente tuttora sul mercato antiquario. M'ama, non m'ama, realizzata intorno al 1885, è stata di recente venduta ad oltre 20.000 euro sul mercato antiquario statunitense[2]. In alcune imprese particolarmente importanti il nome di Andreoni si trova unito a quello di suoi collaboratori come per esempio Oscar Spalmach. Una delle opere più importanti di Andreoni-Spalmach fu l'arredo scultoreo per la dimora di Whitaker Wright: alcuni di questi arredi sono sopravvissuti a Twickenham. Queste imprese fecero di Andreoni uno degli scultori-mercanti più attivi nel campo delle esportazioni di opere d'arte da Roma, insieme a colleghi come Prospero D'Epinay.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumento a Giuseppe Mazzini, 1883, Pisa
  • M'ama, non m'ama, c. 1885, già Salt Lake City, USA, mercato antiquario
  • Pereat (Let him perish), 1892, Hartford, Connecticut, Wadsworth Athenaeum
  • Busto muliebre, 1893, già Berkshire, UK, mercato antiquario

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Coen, Il recupero del Rinascimento. Arte, politica e mercato nei primi anni di Roma capitale (1870-1911), Cinisello Balsamo, 2020, ISBN 9788836645435.
  2. ^ Orazio Andreoni, M'ama, non m'ama, su anthonysfineart.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Panzetta, Nuovo dizionario degli scultori italiani dell’Ottocento e del primo Novecento, 2 voll., AdArte, Torino 2003, vol. I, pp. 30, 72
  • V. Vicario, Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty, 2 voll., Il Pomerio, Lodi 1994, vol. I, p. 29, 221
  • J. Mackay, The Dictionary of Western Sculptors in Bronze, Antique Collectorss’ Club, Woodbridge 1977, p. 26
  • J. Payan, The Statues of York House Gardens Twickenham, 9th Annual Conference of the Fountain Society, 9th September 1995
  • Paolo Coen, Il recupero del Rinascimento. Arte, politica e mercato nei primi decenni di Roma capitale (1870-1911), Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2020

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