Nodoide

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La metà di un nodoide generato al computer.

In geometria, un nodoide è una superficie avente curvatura media costante e diversa da zero, e quindi una superficie di Delaunay,[1] ottenuta come superficie di rivoluzione di una catenaria iperbolica: ruotando cioè un'iperbole lungo una linea fissata (facendola quindi rotolare), tracciando il fuoco e rivoluzionando la curva risultante, detta nodaria, attorno alla suddetta linea. Nel 1841, Charles-Eugène Delaunay dimostrò che le uniche superfici di rivoluzione con curvatura media costante erano quelle ottenute ruotando le rullette delle coniche. Queste superfici sono il piano, il cilindro, la sfera, il catenoide, l'onduloide e il nodoide.[2][3]

Formulazione[modifica | modifica wikitesto]

L'equazione differenziale della nodaria è:[4] .

Partendo da questa, siano la funzione seno di Jacobi, la funzione coseno di Jacobi e un'altra funzione ellittica di Jacobi, sia l'integrale ellittico incompleto di seconda specie e infine sia , date queste variabili l'equazione parametrica della nodaria è:

La formula per la superficie di rivoluzione detta nodoide è quindi:

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

La proprietà più interessante del nodoide è il fatto di avere una curvatura media costante. Attraverso l'intera superficie, essa è infatti sempre il reciproco del doppio del valore di a, ossia 1/(2a).[5]

Inoltre, le geodetiche su un nodoide obbediscono alla relazione di Clairaut e il loro comportamento è quindi prevedibile.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Silvia Telesa, Visualizzazione grafica delle superfici di Delaunay[collegamento interrotto], Università degli studi di Torino, 2009. URL consultato il 30 giugno 2019.
  2. ^ (FR) C. Delaunay, Sur la surface de révolution dont la courbure moyenne est constante (PDF), in J. Math. Pures Appl., vol. 6, 1841, pp. 309-320. URL consultato il 30 giugno 2019.
  3. ^ Eric Laithwaite, Un inventore nel giardino dell'Eden, Edizioni Dedalo, 1996, p. 174.
  4. ^ John Oprea, Differential Geometry and its Applications, MAA, 2007, pp. 147-148. URL consultato il 31 luglio 2019.
  5. ^ H. Cundy e A. Rollett, Mathematical Models, 3rd ed., Tarquin Pub., 1989.
  6. ^ Manuel Ritoré, Constant Geodesic Curvature Curves and Isoperimetric Domains in Rotationally Symmetric Surfaces (PDF), in Communications in analysis and geometry, vol. 9, n. 5, 2001, pp. 1093-1138. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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