New age (musica)
New age | |
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Origini stilistiche | world music musica d'ambiente[1] |
Origini culturali | Stati Uniti d'America, anni ottanta, New Age |
Strumenti tipici | sintetizzatore, campionatore, pianoforte, archi, chitarra elettrica, chitarra acustica |
Popolarità | con successo di nicchia |
Generi correlati | |
folk, musica celtica, musica d'ambiente | |
Categorie correlate | |
Gruppi musicali new age · Musicisti new age · Album new age · EP new age · Singoli new age · Album video new age |
La new age è un genere musicale nato in California lungo gli anni ottanta e ispirato alle teorie dell'omonima corrente di pensiero.[2] Secondo le intenzioni di molti artisti new age, lo stile avrebbe lo scopo di condurre l'ascoltatore a livelli di coscienza superiori, garantendogli benefici terapeutici, incitandolo talvolta a raggiungere la trascendenza spirituale e il benessere fisico.[3] Quando non segue le teorie della filosofia, può anche essere ascoltata al solo fine di rilassarsi.
Il genere, a volte considerato una macrocategoria includente alcune varianti del jazz, del folk e della musica elettronica, si caratterizza per le atmosfere meditative, a volte accompagnate da suoni naturali in sottofondo[2] o da sonorità cosmiche e orchestrali.
Fra gli esponenti del genere si possono citare Vangelis, Andreas Vollenweider, Loreena McKennit, Wim Mertens, Secret Garden, Sixlei, Steven Halpern, Yanni ed Enya[3][4] mentre fra le etichette discografiche più importanti per la sua diffusione vi è la Windham Hill Records, fondata da William Ackerman negli anni settanta.[2]
La new age non va confusa con la musica d'ambiente, con quella d'atmosfera e quella "per ambienti".
Storia[modifica | modifica wikitesto]
I primi fermenti della new age emersero negli anni sessanta da esponenti jazz e world music quali Paul Horn e Paul Winter, che sono considerati gli inventori del genere.[2][5][6] Tuttavia, la terminologia venne adottata per la prima volta solo negli anni ottanta per identificare numerosi artisti operanti in California e autori di una musica acustica dalle proprietà rilassanti.[2]
La produzione di musica new age è spesso strettamente connessa con la diffusione delle filosofie orientaleggianti che avviene durante gli anni ottanta: la richiesta, da parte di maestri e terapeuti, di musica rilassante e suggestiva di facile ascolto ha caratterizzato questo genere dalla programmatica assenza di ogni forma di sperimentazione musicale.[2] Il successo della musica new age presso il grande pubblico, infatti, è dovuto all'intuizione da parte di alcuni produttori discografici di offrire questa musica melodica e distensiva come "la musica classica degli yuppie".[2][7]
Negli anni a seguire il genere ha subito varie evoluzioni e trasformazioni di pensiero date dal fatto che anche musicisti non definiti "alternativi" proponevano nel loro repertorio anche melodie inerenti appunto alla musica new age. Questo ne scaturiva modificazioni a volte anche ben rappresentative e trasformando il genere con definizioni allargate: sensitive new age, soft new age, pop new age, alternative new age ecc.[senza fonte]
Artisti dai retroscena rock, quali Mike Oldfield,[8] Rick Wakeman[9] e Jon Anderson,[10] si sono ispirati alla new age, e con essi artisti pressoché folk (Davy Spillane,[11] Bill Whelan e Enya)[12] e ambient (Steve Roach[13] e Michael Stearns).[14]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Music for Airports - Le pietre miliari di OndaRock, su ondarock.it. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ a b c d e f g New age in "Enciclopedia dei ragazzi" (Treccani), su treccani.it. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ a b (EN) New Age - AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ Enrico Cheli, L'età del risveglio interiore, FrancoAngeli, 2001, pp. 35-36.
- ^ (EN) The Guardian - Paul Horn, father of new age music, dies aged 84, su theguardian.com. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ La Repubblica: I dolci incantesimi degli Oregon tra jazz, classica e new age, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ (EN) Michael P. Graves, David Fillingim, More Than Precious Memories, Mercer University Press, 2004, p. 2004.
- ^ (EN) Scaruffi - Mike Oldfield, su scaruffi.com. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ (EN) rwcc.com, https://web.archive.org/web/20171225193528/http://www.rwcc.com/biogra.asp . URL consultato il Rick Wakeman Bio (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2017).
- ^ (EN) Billboard's #1's Independent New Age Record Label Is Now Being Distributed By Virgin Records America Through EMD, in Billboard, 16 ago 1997.
- ^ Cesare Rizzi, Enciclopedia della musica rock - Volume 3, Giunti, 2000, p. 384.
- ^ (EN) Daily News - TOP O' THE CHARTS FOR CELTIC SOUNDS IN AMERICA FROM AUTHENTIC FOLK TO NEW AGE FUSION, IRISH RECORDS GO EMERALD IN THE WORLD-MU SIC RACKS, su nydailynews.com. URL consultato il 19 giugno 2016.
- ^ (EN) Jason Ankeny, Steve Roach, su AllMusic, All Media Network.
- ^ (EN) Jason Ankeny, Michael Stearns, su AllMusic, All Media Network.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Piero Scaruffi, Enciclopedia della musica New Age elettronica, ambientale, pan-etnica, a cura di E. Guaitamacchi, Arcana Editore, 1996, p. 640, ISBN 88-7966-073-X.
- (EN) John P. Newport, The New Age Movement and the Biblical Worldview: Conflict and Dialogue, Wm. B. Eerdmans, 1998, pp. 475-480.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su new age
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN, FR) New age, su Enciclopedia canadese.
- Enciclopedia della musica new age, su scaruffi.com.
- (EN) usic: Hard To Define, But It Sells It Even Has A Grammy Category Of Its Own, su articles.philly.com. URL consultato il 21 giugno 2016.
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