Nevado Ishinca

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Nevado Ishinca
Il Nevado Ishinca visto dalla cima dell'Urus
StatoBandiera del Perù Perù
Altezza5 530 m s.l.m.
CatenaCordillera Blanca, Ande
Coordinate9°23′33.65″S 77°24′21.31″W / 9.39268°S 77.40592°W-9.39268; -77.40592
Data prima ascensione11 maggio 1954
Autore/i prima ascensioneP. Baltazar, C. Fernández, C. Morales, M. Romero, F. Suazo.
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Perù
Nevado Ishinca
Nevado Ishinca

Il Nevado Ishinca (5.530 m) è una montagna della Cordillera Blanca, in Perù, nel dipartimento di Ancash.

Aspetto fisico[modifica | modifica wikitesto]

Il Nevado Ishinca fa parte del massiccio montuoso chiamato Macizo del Chinchey, che occupa la parte centro-meridionale della Cordillera Blanca. È una montagna relativamente bassa rispetto ai due colossi che le stanno a fianco e che superano i 6.000 m, il Ranrapalca e il Palcaraju. La sua fama è dovuta alla relativamente facile accessibilità della cima.[1]

Alpinismo[modifica | modifica wikitesto]

La prima salita documentata è stata effettuata nel 1954 da una nutrita cordata peruviana,[2] salendo la cresta sud-ovest dalla Quebrada Ishinca.
Gli alpinisti odierni usano come punto di partenza l'omonimo Refugio Ishinca (4.765 m)[3] o il Bivacco Longoni (5000 m)[4], gestiti entrambi dall'Operazione Mato Grosso. Il Nevado Ishinca è usato in genere come montagna di acclimatamento alle alte quote prima di affrontare cime più elevate.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tomé, pag. 192.
  2. ^ Ricker, pag. 104.
  3. ^ Refugio Ishinca Archiviato il 3 aprile 2007 in Internet Archive. URL consultato il 14-12-2009
  4. ^ Bivacco Longoni Archiviato il 9 giugno 2006 in Internet Archive. URL consultato il 14-12-2009
  5. ^ Andes Handbook, su andeshandbook.org. URL consultato il 14 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Mappa della Cordillera Blanca, su andix.com. URL consultato il 14 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  • (ES) Andes Handbook, su andeshandbook.org. URL consultato il 13 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2010).