Nec me pudet, ut istos, fateri nescire quod nesciam

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Nec me pudet, ut istos, fateri nescire quod nesciam ovvero "Non ho vergogna, come questi, di ammettere di non sapere cosa non so", è un motto contenuto nel Tusculanae disputationes (Libro I, XXV) di Cicerone, che ben descrive l'errore di fingere di sapere per vergogna. Il testo in cui è inserita questa frase è una trattazione sulla natura divina dell'anima e della facoltà della memoria.

Questa locuzione è stata raccolta da Michel de Montaigne nella sua opera Saggi (1580), importante per i successivi Blaise Pascal, Jean-Jacques Rousseau e Marcel Proust. La troviamo anche successivamente nel racconto La sentenza memorabile di Leonardo Sciascia[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sellerio Editore, 1982

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]