Namex

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Coordinate: 41°53′56.12″N 12°30′43.94″E / 41.898921°N 12.512206°E41.898921; 12.512206

Il NAutilus MEditerranean eXchange point (Namex) è il più importante Internet Exchange Point del centro-sud Italia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Namex è stato fondato nel 1995 con il nome di NAP Roma con sede nei sotterranei del dipartimento di fisica dell’Università La Sapienza.[1] L'adesione al progetto era su base volontaria a cui non corrispondeva ancora un'entità legale autonoma.

Nel 2000 gli apparati sono stati spostati nell'attuale sede di Via dei Tizii presso Cineca.

Nel 2001 l'IXP assume l'entità di un consorzio non profit e neutrale tra operatori assumendo l'attuale denominazione: Namex.

Nel 2003 Namex ha installato il primo root name server italiano.

Il consorzio progressivamente ha aperto le sue porte a un numero sempre maggiore di operatori, inizialmente limitato da criteri stringenti, specialmente a partire dal 2004, anno nel quale è venuta meno la regola che consentiva l'adesione solo agli operatori di connettività, permettendo l'ingresso dei provider di servizi e contenuti.

Organizzazione e attività[modifica | modifica wikitesto]

Il Namex è organizzato in forma di consorzio non profit fra gli operatori afferenti. Il Consorzio è dotato del suo personale tecnico che fornisce supporto ai membri.

La sede legale ed i suoi uffici sono situati fisicamente a Roma in zona San Lorenzo. È presente a Roma in 4 datacenter.[2] Ad oggi conta 242[3] afferenti interconnessi in fibra ottica agli switch di centro-stella.

Il Namex organizza a cadenza annuale un convegno sui temi di attualità dell'Internet Italiana e sull'interconnessione tra operatori Internet. L'ultimo meeting, tenutosi a Roma il 7 Giugno 2023, è stato incentrato sul tema del Mediterraneo e sulle Infrastrutture per il futuro ed ha visto la partecipazione di 511 persone in rappresentanza di 213[4] aziende del settore Internet.

Operatori interconnessi[modifica | modifica wikitesto]

Presso Namex sono presenti centinaia di operatori, sia di contenuti che di accesso, sia nazionali che internazionali, incluse reti di trasporto Tier 1 e Tier 2.

La lista aggiornata degli operatori interconnessi è disponibile sul sito web di Namex.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Namex History – Il punto di interscambio di Roma: dalla rete universitaria a NAMEX (1995 – 2020), su namex.it. URL consultato il 5 gennaio 2024.
  2. ^ (EN) Datacenters, su Namex - Roma Internet Exchange Point. URL consultato il 5 gennaio 2024.
  3. ^ a b (EN) Connected networks, su Namex - Roma Internet Exchange Point. URL consultato il 5 gennaio 2024.
  4. ^ (EN) NAM2023 – Namex Annual Meeting 2023, su nam2023.namex.it. URL consultato il 5 gennaio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]