Museo civico di Manduria

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Il Museo Civico di Manduria, dedicato ai ricordi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, nasce nel 2018 presso l'ex Monastero delle Servite, storico palazzo settecentesco di Manduria.[1] Il museo, oltre a essere un contenitore di memoria storica, è uno spazio aperto ad attività ed eventi di interesse culturale.

Storia e missione[modifica | modifica wikitesto]

Il museo viene inaugurato il 28 marzo 2018[2] con l’obiettivo di preservare e trasmettere la memoria locale e di testimoniare gli scambi culturali che hanno interessato la cittadina nelle circostanze straordinarie delle guerre mondiali. Il museo ha come precedente la mostra-convegno Manduria fra tricolore e stelle e strisce, realizzata nel 1996 grazie all'intervento di storici e volontari locali come tappa di un percorso che avrebbe previsto l'istituzione dell'attuale museo.[3]

Mosaico di storie che compongono il Novecento locale, il museo è allestito in due sale espositive permanenti dedicate, rispettivamente, alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale; una terza sala è espressamente concepita come luogo d’incontro per la cittadinanza e viene adibita per mostre d'arte temporanee, rassegne letterarie, conferenze, eventi commemorativi e altre attività culturali. Attualmente, il museo è gestito dalla cordata di associazioni Cuore Messapico, vincitori del bando di affidamento che ne assicura l'apertura quotidiana dall'estate 2019.[4]

Esposizione[modifica | modifica wikitesto]

Lo spazio espositivo si sviluppa al primo piano del Palazzo delle Servite, in via Omodei, 28.[5] Il nucleo principale del museo è la mostra dedicata ai veterani americani del 450º Gruppo di Bombardamento, presenti sul territorio manduriano e operativi nell’Aeroporto di Manduria dal 1943 al 1945.[6]

All’esposizione di divise militari, elmetti, armi e munizioni, oggetti di vita quotidiana e vari cimeli d’epoca si accompagna la storia del periodico settimanale di guerra The Bomb Blast[7], la testimonianza degli incontri e degli scambi epistolari tra veterani e manduriani nel corso degli anni '90 e 2000 e la commemorazione della creazione del parco tematico Cottontails.[8] Spazio espositivo viene dedicato anche ai soldati manduriani al fronte e a due figure legate alla storia di Manduria del Novecento: il partigiano manduriano Cosimo Moccia[9] e la superstite dell'Olocausto Elisa Springer.

Il museo accoglie anche la mostra Dalle Dolomiti alle Murge. Profughi trentini della Grande Guerra[10], che racconta la storia dei profughi sfuggiti all’avanzata austriaca dai centri di Canal San Bovo e Primiero e accolti a Manduria e in altri centri pugliesi nel 1916.[11][12][13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il monastero delle Servite, in Barocco Pugliese.
  2. ^ * Domani si inaugura il museo della seconda guerra mondiale, in La Voce di Manduria, 27 marzo 2018.
  3. ^ * A. Pasanisi, A. Pezzarossa, Tales and memories (1943-1945). Gli alleati americani in una cittadina del sud d'Italia, Manduria, Barbieri, 1997, pp. 3-4.
  4. ^ * Siglato l'accordo per la gestione del Parco e dei Musei messapici[collegamento interrotto], 20 giugno 2019.
  5. ^ * Contatti - Museo Civico Manduria
  6. ^ * N. H. Raiford, Shadow. A Cottontail bomber crew in World War II, Jefferson, North Carolina, MacFarland, 2004, p. 71.
  7. ^ * A. Pasanisi, A. Pezzarossa, Tales and memories (1943-1945). Gli alleati americani in una cittadina del sud d'Italia, Manduria., Barbieri, 1997, pp.13-14.
  8. ^ * Quando gli americani arrivarono a Manduria, in Galileo: Giornale di Scienza, 28 marzo 2018.
  9. ^ * A. R. Morleo, Sulle orme di una medaglia. Storia minima di un partigiano manduriano, Manduria, Barbieri Selvaggi, 2014.
  10. ^ * F. Altamura, Dalle Dolomiti alle Murge, profughi trentini della Grande Guerra. Storie e memorie delle popolazioni di Primiero e Vanoi sfollate in Puglia nel 1916, Nardò, Salento Books, 2017.
  11. ^ * Dalle Alpi alle Murge: quando i profughi erano trentini, e la Puglia li accolse, in A Nordest Di Che, 7 novembre 2016.
  12. ^ * Questa sera l'inaugurazione della mostra fotografica e documentaria dei profughi trentini a Manduria durante la Grande Guerra, in ManduriaOggi, 26 settembre 2019.
  13. ^ * 24 maggio 2015: Manduria ricorda la Grande Guerra, in ManduriaOggi, 4 maggio 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Altamura F., Dalle Dolomiti alle Murge, profughi trentini della Grande Guerra. Storie e memorie delle popolazioni di Primiero e Vanoi sfollate in Puglia nel 1916, Nardò, Salento Books, 2017.
  • Capogrosso G. P., Manduria ricorda la Grande Guerra, Manduria, 2019.
  • Morleo A. R., Sulle orme di una medaglia. Storia minima di un partigiano manduriano, Manduria, Barbieri Selvaggi, 2014.
  • Pasanisi A., Pezzarossa A., Tales and memories (1943-1945). Gli alleati americani in una cittadina del sud d'Italia, Mandruia, Barbieri, 1997.
  • (EN) Raiford, N. H., Shadow. A Cottontail bomber crew in World War II, Jefferson, North Carolina, MacFarland, 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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