Myzīthra
Myzīthra | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Grecia |
Regione | Creta |
Dettagli | |
Categoria | formaggio |
Ingredienti principali | latte di pecora |
Varianti | Xynomyzithra (Myzithra acida) |
La myzīthra (in greco μυζήθρα? [miziθra]) è un formaggio fresco realizzato a base di latte e siero di pecore e/o capre.[1] Il rapporto di latte di siero di latte di solito è 7-3.
Viene prodotto principalmente sull'isola di Creta, ma anche in altre aree della Grecia. A Cipro un formaggio simile è conosciuto, sia fresco sia secco, come "Anarí" (Αναρή in greco).
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]La Mizithra è una ricotta di pecora che viene realizzata portando il latte ad ebollizione lenta, per alcuni minuti, e poi coagulandolo con l'aggiunta di caglio, o siero di latte prelevato da un lotto precedente, o semplicemente con un qualche acido, per esempio succo di limone, aceto, o anche con il lattice di un rametto di fico.
Non appena la cagliata si è formata, viene versata su di una garza per farla colare. Il siero ottenuto può quindi essere utilizzato per cagliare il lotto successivo.
Dopo alcuni giorni si è realizzata una massa morbida dolce e umida a forma di sacchetto che è pronta per il mercato.
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Esiste una variante ottenuta sfregando in superficie la produzione fresca con sale grosso e lasciandolo stagionare; è detta Xynomyzithra (Myzithra acida) ed ha un sapore più acido.[2]
Se viene stagionato la Mizithra diviene dura e secca (e prende il nome di Anthotiro xero) ed è utilizzato, ad esempio, grattugiato sulla pasta.
Utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]Viene consumato spesso come dessert con il miele o come mezes con le olive e il pomodoro.
È utilizzato come formaggio da tavola, nelle insalate o spesso come formaggio da grattugia sulle paste, e spesso nelle torte di formaggio e in particolare per la Sfakianí pita (torta della regione Sfakià).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rosemary Barron, Sapori di Grecia, William Morrow, 1991, ISBN 978-0-688-07087-8.
- ^ Dana Facaros e Michael Paul, Cadogan Guida: Creta, New Holland Publishers, 2003, ISBN 978-1-86011-106-8.