Mirandola (opera teatrale)

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Mirandola
Tragedia in cinque atti
AutoreBarry Cornwall
Titolo originaleMirandola: a tragedy
Lingua originaleInglese
GenereTragedia
Composto nel1820
Prima assoluta9 gennaio 1821
Theatre Royal, Londra
Personaggi
  • Giovanni, duca di Mirandola
  • Guido, figlio di Giovanni
  • Isidora, duchessa di Mirandola
  • Isabella, sorella del duca
  • Ippolito, figlio di Isabella
  • Casti e Giulio, amici di Guido
  • Gheraldi, monaco
  • Curio
  • Marco, oste
  • Beatrice, moglie dell'oste
  • Pesaro, Andrea, Piero, nobili e servi
 

Mirandola (Mirandola: a Tragedy in inglese, Mirandola: una tragedia) è una tragedia scritta da Barry Cornwall. Venne messa in scena nel gennaio 1821 al Theatre Royal di Covent Garden, a Londra[1] interpretata da William Charles Macready, Charles Kemble e Miss Foote nelle parti principali

Pur venendo stroncata dalla critica per essere troppo simile ad altre tragedie, tra cui il Filippo di Vittorio Alfieri,[2] ottenne un grande successo tra il pubblico[3], tanto che venne replicata sedici volte.[4]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel preambolo della tragedia, Giovanni, duca della Mirandola, sposa una dama di nome Isidora, che in precedenza era stata inizialmente promessa sposa a Guido, figlio del duca. Secondo l'inganno del monaco Gheraldi (uno dei principali cospiratori della congiura), che aveva riferito della morte di Guido in battaglia, Isidora viene indotta ad acconsentire al matrimonio con il duca Giovanni.[5]

Il primo atto si apre dunque con l'inaspettato ritorno di Guido a Mirandola, impaziente di rivendicare l'amore della sua promessa sposa ed ignaro del complotto avvenuto in sua assenza, dato che tutte le lettere tra padre e figlio erano state intercettate dalle macchinazioni del monaco. Scoperto l'inganno, nascono sentimenti di gelosia e diffidenza tra il duca e Guido, accentuate dall'atteggiamento di Isabella, sorella del duca, la quale spera così di assicurare al figlio la successione al Ducato della Mirandola.

Con le sue arti e l'aiuto del famigerato monaco, le passioni del Duca sono portate alla follia: scopre Isidora insieme al figlio Guido, e nella sua gelosa frenesia ordina di mettere a morte il giovane. L'amico di Guido, che irrompe con le lettere intercettate che aveva accidentalmente recuperato da Gheraldi, arriva però troppo tardi per salvarlo. Il duca Giovanni muore allora in un'agonia di pentimento e di passione, con gli schemi diabolici di Isabella coronati dal successo. Il destino di Isidora è invece lasciato alla fantasia dello spettatore.[6]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Mirandola: A Tragedy, Londra, Bryan Waller Procter, 1821.
  • (EN) A Sicilian story and Mirandola, Garland Pub., 1977.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) John Ford, Love's Sacrifice, Manchester University Press, 2002, p. 300. URL consultato il 24 marzo 2020 (archiviato il 26 dicembre 2020).
  2. ^ Atti del Congresso di storia del Risorgimento italiano, vol. 47, Regio Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1976, p. 351. URL consultato il 24 marzo 2020 (archiviato il 26 dicembre 2020).
  3. ^ (EN) The Athenaeum, n. 2450, British Periodicals Limited, 10 ottobre 1874, p. 481. URL consultato il 24 marzo 2020 (archiviato il 26 dicembre 2020).
  4. ^ (EN) Barry Cornwall, in The Eclectic Magazine of Foreign Literature, Science, and Art, vol. 26-89, Leavitt, Trow, & Company, luglio 1877, p. 62. URL consultato il 24 marzo 2020 (archiviato il 26 dicembre 2020).
  5. ^ The Montly Review, p. 190.
  6. ^ The Montly Review, p. 191.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ralph Griffiths e George Edward Griffiths (a cura di), The Monthly Review or Literary Journal, enlarged, Londra, 1821, pp. 189-195.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]