Michael Waltz
Michael Waltz | |
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30° Consigliere per la sicurezza nazionale | |
In carica | |
Inizio mandato | 20 gennaio 2025 |
Presidente | Donald Trump |
Predecessore | Jake Sullivan |
Membro della Camera dei rappresentanti - Florida, distretto n.6 | |
Durata mandato | 3 gennaio 2019 – 20 gennaio 2025 |
Predecessore | Ron DeSantis |
Successore | Randy Fine |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano |
Michael George Glen Waltz (Boynton Beach, 31 gennaio 1974) è un politico statunitense, Consigliere per la sicurezza nazionale nella seconda amministrazione Trump dal 20 gennaio 2025 ed in precedenza membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Florida dal 2019 al 2025.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Waltz è nato a Boynton Beach, in Florida, ed è cresciuto a Jacksonville.[1] Waltz si è laureato con lode come Distinguished Military Graduate presso il Virginia Military Institute ed è stato nominato sottotenente nell'esercito degli Stati Uniti.[2][3] Ha prestato servizio per oltre 26 anni nell'esercito.
Si è diplomato alla Ranger School ed è stato selezionato per essere un Berretto Verde, prestando servizio in tutto il mondo come ufficiale delle Forze Speciali con diverse missioni in Afghanistan, Medio Oriente e Africa. Per le sue azioni in combattimento, Waltz è stato decorato con quattro stelle di bronzo, di cui due al valore.[4]
Waltz ha lavorato al Pentagono come direttore della politica di difesa per i segretari della Difesa Donald Rumsfeld e Robert Gates. Ha continuato a lavorare alla Casa Bianca come consigliere antiterrorismo del vicepresidente.[5] Waltz ha scritto "Warrior Diplomat: A Green Beret's Battles from Washington to Afghanistan".[6] Nel 2010 Waltz ha contribuito a fondare la società di analisi e formazione Metis Solutions. È stata acquistata nel novembre 2020 da Pacific Architects and Engineers per 92 milioni di dollari.[7]
Eletto alla Camera dei rappresentanti nel 2018,[8][9] nel 2024 è stato rieletto per un quarto mandato alla Camera dei Rappresentanti.[10] Pochi giorni dopo, il presidente eletto Donald Trump lo ha scelto come consigliere per la sicurezza nazionale nella sua seconda amministrazione,[11] carica che ricopre a partire dal 20 gennaio 2025.[12]
Nel marzo 2025 è emerso come Waltz avesse aggiunto il caporedattore di The Atlantic Jeffrey Goldberg a una chat di gruppo di Signal, un'applicazione commerciale di messaggistica non governativa, in cui si discuteva degli imminenti attacchi statunitensi in Yemen contro le milizie Huthi prima che fossero resi noti pubblicamente,[13][14] condividendo quindi per sbaglio piani militari segreti con un giornalista[15] e facendo nascere uno scandalo negli Stati Uniti per le conseguenze sulla sicurezza nazionale. Dopo che gli attacchi sono avvenuti, Waltz ha fornito un aggiornamento in tempo reale alla chat di Signal, annunciando che il “primo obiettivo” degli attacchi è stato il “miglior missilista degli Houthi”.[16][17] Il 29 marzo Donald Trump ha minimizzato l'accaduto, riferendo come non intenda licenziare nessuno per il caso del giornalista aggiunto per errore a una chat ristretta in cui venivano discussi piani militari.[18]
Posizione politica
[modifica | modifica wikitesto]Michael Waltz è conservatore di destra. In politica estera ha sempre avuto una posizione critica nei confronti della Russia, definendola "una semplice stazione di servizio con armi nucleari" e non una superpotenza. Inizialmente, nel 2022, ha sostenuto l’Ucraina, ma nel 2024 ha cambiato opinione riguardo all’aiuto militare illimitato, definendolo una "ricetta per il fallimento".[19] Ha invece proposto un aumento delle forniture di armi con meno restrizioni, a condizione che Vladimir Putin rifiuti di negoziare, e ha suggerito l’utilizzo della diminuzione dei prezzi di petrolio e gas come leva per colpire l’economia russa.[20][21]
Per quanto riguarda la Cina, Waltz adotta una linea dura, considerandola una minaccia esistenziale per gli Stati Uniti e promuovendo un maggiore impegno nella regione indo-pacifica.[22] Sul piano interno, critica l’inefficienza del Pentagono e si oppone all’insegnamento della teoria critica della razza nelle accademie militari, ritenendola dannosa per l’unità e il morale delle forze armate.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Biography | U.S. Representative Mike Waltz, su waltz.house.gov.
- ^ (EN) Brent Buswell, VMI Grad Elected to U.S. Congress, in Kappa Alpha Order. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2021).
- ^ (EN) Representative Michael Waltz, su Representative Michael Waltz. URL consultato il 4 gennaio 2019.
- ^ (EN) Combat Veterans For Congress | Electing Fiscal Conservatives, su combatveteransforcongress.org.
- ^ (EN) In the House, su National Guard Association of the United States, 29 aprile 2019.
- ^ (EN) Michael G. Waltz, Warrior Diplomat, University of Nebraska Press, 2014, ISBN 9781612346311.
- ^ (EN) Lee Fang, Congressman Seeking to Relaunch Afghan War Made Millions in Defense Contracting, in The Intercept, 20 agosto 2021. URL consultato il 23 agosto 2021.
- ^ (EN) Special forces: How Mike Waltz defeated the national left, su Mike Waltz - U.S. Congress, 9 novembre 2018. URL consultato il 16 novembre 2024.
- ^ Florida Department of State - Election Results, su results.elections.myflorida.com. URL consultato il 16 novembre 2024.
- ^ (EN) AP Race Call: Republican Michael Waltz wins reelection to U.S. House in Florida’s 6th Congressional District, su apnews.com, 6 novembre 2024. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ (EN) Trump picks Rep. Mike Waltz to be his national security adviser, su nbcnews.com, 12 novembre 2024. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ (EN) Waltz quits the House, su politico.com, 20 gennaio 2025. URL consultato il 25 marzo 2025.
- ^ (EN) Annotating the Trump administration's Yemen war plans from their Signal group chat, su www.cnn.com. URL consultato il 30 marzo 2025.
- ^ (EN) Jeffrey Goldberg, The Trump Administration Accidentally Texted Me Its War Plans, su The Atlantic, 24 marzo 2025. URL consultato il 30 marzo 2025.
- ^ Il governo statunitense ha condiviso per sbaglio piani militari segreti con un giornalista, su Il Post, 24 marzo 2025. URL consultato il 30 marzo 2025.
- ^ (EN) Hugo Lowell, Trump unwilling to fire Waltz or others involved in Signal chat leak, officials say, in The Guardian, 27 marzo 2025. URL consultato il 30 marzo 2025.
- ^ (EN) Paolo Confino, Leaked text messages reveal the U.S. bombed the Houthis' 'top missile guy' as he was 'walking into his girlfriend's building', su Fortune. URL consultato il 30 marzo 2025.
- ^ Trump ha detto che non licenzierà nessuno per la chat sui piani militari, su Il Post, 30 marzo 2025. URL consultato il 30 marzo 2025.
- ^ Mike Waltz wants America to focus on the threat from China, in The Economist. URL consultato il 21 gennaio 2025.
- ^ Keith Fray e Alec Russell, Donald Trump’s foreign policy plan: embrace unpredictability, in Financial Times, 6 novembre 2024. URL consultato il 21 gennaio 2025.
- ^ (RU) Трамп подтвердил выдвижение Майка Уолтца на пост советника по нацбезопасности в своей администрации, su ГОЛОС АМЕРИКИ, 13 novembre 2024. URL consultato il 21 gennaio 2025.
- ^ (EN) Scott Powers, Michael Waltz: We are in a cold war with the Chinese Communist Party, su Florida Politics - Campaigns & Elections. Lobbying & Government., 14 aprile 2021. URL consultato il 21 gennaio 2025.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michael Waltz
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michael Waltz, su IMDb, IMDb.com.
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