Metodo di riduzione dell'ordine

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

In matematica, il metodo di riduzione dell'ordine è una procedura utilizzata per risolvere equazioni differenziali lineari ordinarie. Frequentemente si applica a equazioni lineari del secondo ordine quando si conosce una soluzione e si vuole trovare una seconda soluzione linearmente indipendente . Nel caso di equazioni di ordine n produce un abbassamento di grado dell'equazione.

Metodo generale[modifica | modifica wikitesto]

Data un'equazione differenziale lineare del secondo ordine non omogenea:

ed una soluzione dell'equazione omogenea, si vuole trovare una soluzione dell'equazione completa che abbia la forma:

dove è una funzione arbitraria. Derivando:

e sostituendo nell'equazione di partenza si ha:

Dato che è soluzione dell'equazione omogenea:

la precedente si può ridurre a:

che è un'equazione del primo ordine per . Dividendo per si ha:

Moltiplicando l'equazione per il fattore di integrazione:

l'equazione si può ridurre a:

Integrando l'ultima equazione si trova , che contiene una costante d'integrazione. Quindi integrando si giunge alla soluzione dell'equazione non omogenea (con due costanti di integrazione):

Esempio[modifica | modifica wikitesto]

Data l'equazione lineare a coefficienti costanti:

dove , e sono coefficienti non nulli, si assuma che l'equazione caratteristica associata:

abbia due radici ripetute:

Una soluzione dell'equazione è allora:

Per trovare la seconda, si consideri la funzione:

con una funzione ignota da determinare. La funzione deve soddisfare l'equazione di partenza; sostituendola in essa si ha:

e raccogliendo le derivate di :

Sapendo che è una soluzione, il coefficiente del termine di grado zero dell'equazione precedente è nullo. Inoltre, sostituendo nel coefficiente del secondo termine (primo grado) si ha che il coefficiente diventa:

Rimane quindi soltanto il termine di secondo grado:

Essendo e una funzione esponenziale (sempre positiva) si può scrivere:

che integrando due volte produce:

dove e sono costanti date dall'integrazione. Si può allora scrivere la seconda soluzione come:

Essendo il secondo termine un multiplo scalare della prima soluzione (dunque linearmente dipendente con essa), esso non viene considerato e si giunge a:

Per mostrare che invece la seconda soluzione è linearmente indipendente, si calcola il Wronskiano:

Quindi è la seconda soluzione cercata.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Matematica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di matematica