Masso alla Guata

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Masso alla Guata
Capanna della Guata, opera del pastore Mamiliano Martorella
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
Provincia  Livorno
Altezza744 m s.l.m.
CatenaIsola d'Elba
Coordinate42°45′40.5″N 10°11′08.23″E / 42.76125°N 10.18562°E42.76125; 10.18562
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Masso alla Guata
Masso alla Guata

Masso alla Guata è una formazione rocciosa monzogranitica dell'isola d'Elba all'altitudine di 744 m, sede di un insediamento a partire dal Neolitico sino all'età etrusca arcaica.

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Masso alla Guata deriva dal longobardo wahta nell'accezione di «luogo di vedetta» che il sito ha avuto almeno sin dal Medioevo. In molte recenti cartografie il toponimo è erroneamente riportato come Masso alla Quata.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo, in posizione strategica sul Mar Tirreno, ha restituito manufatti neolitici (una lama e un nucleo) in ossidiana sarda del Monte Arci. In un riparo sottoroccia sono stati rinvenuti frammenti di vasellame in ceramica d'impasto (Età del Bronzo) e in bucchero d'età etrusca arcaica. Sulla sommità della rupe si trova un piccolo edificio in pietra a planimetria quadrata, realizzato dal Corpo Forestale dello Stato come vedetta antincendio. Ai piedi della rupe è presente un piccolo quartiere pastorale con recinto in pietra (caprile) e, a quota inferiore, una capanna edificata dal pastore Mamiliano Martorella intorno al 1930.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Michelangelo Zecchini, Isola d'Elba. Le origini, Lucca 2001.
  • Silvestre Ferruzzi, Signum, Pisa 2010.
  • Silvestre Ferruzzi e Fausto Carpinacci, Caprili dell'Elba, Capoliveri 2018.