Di origine medioevale, sin dal XIII secolo fu proprietà della famiglia Della Gherardesca.
A partire dal XVIII secolo la residenza subì importanti cambiamenti, con la costruzione delle cantine, mentre nel 1895 fu modificata la facciata con la realizzazione della torre merlata in corrispondenza dell'ingresso al paese di Bolgheri.
Ereditato dalla contessa Franca Spalletti Trivelli, figlia della contessa Alessandra della Gherardesca, attualmente il castello è al centro di una vasta tenuta celebre nel mondo per la produzione di vini rossi dalle rinomate alle qualità.
Il territorio dove sorge oggi Cecina, conosciuta probabilmente anche in epoca etrusca, è stato abitato in età romana, quando un alto personaggio imperiale, il consoleAlbino Cecina, discendente di un'antichissima famiglia di origine etrusca, ordinò la costruzione di una villa, i cui resti sono tutt'oggi visitabili in località San Vincenzino.
Il territorio che circonda Cecina conobbe una lunga fase di declino, iniziato con la decadenza della civiltà etrusca ed accentuatosi durante la dominazione romana. Tuttavia in epoca medioevale, il nome della città toscana venne citato da Dante Alighieri (Inf. XIII, 7) che individuava i confini della Maremma proprio tra Cecina e Corneto.