Mario Guarnacci

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stemma di un monsignore

Mario Guarnacci (Volterra, 1701Volterra, 21 agosto 1785) è stato un letterato e archeologo italiano  prelato della Chiesa cattolica; noto per aver donato a Volterra la sua ricca biblioteca e il suo museo privato di reperti etruschi, da cui prende il nome l'attuale Museo Guarnacci.

Biografia

Monsignor Mario Guarnacci nacque a Volterra nel 1701, figlio del Cav. Raffaello Guarnacci e della nobildonna Girolama Bargogli Sanese.
Dopo essersi laureato all'Università di Pisa studiò greco a Firenze sotto la guida di Anton Maria Salvini che fece le note alla sua traduzione dell’Ecuba di Euripide, stampato a Lucca[1].
Si dedicò alla vita ecclesiastica nella Roma di Benedetto XIV dove giunse nel 1726. Per commissione del papa Lambertini continuò l'opera del Ciacconio sulle vite dei pontefici e dei cardinali[2].
Dopo aver ricoperto diversi incarichi, fra cui quello di Votante della segnatura di giustizia, nel 1757 tornò definitivamente nella sua amata Volterra.
Qui si dedicò alla letteratura pubblicando tra il 1768 e il 1772 la sua famosa Opera delle Origini italiche[3], e alla archeologia raccogliendo e studiando antichità etrusche[4], rinvenute nel territorio di Volterra, con cui andò formando un museo personale anche tramite acquisti[5] che il 15 Settembre del 1761 donò alla città di Volterra preservando in tal modo un inestimabile patrimonio archeologico locale altrimenti andato disperso. Lasciò alla sua città natale anche la sua ricca biblioteca[6].
Nel 1777 fece edificare il suo palazzo con cappella gentilizia nell'antico borgo di Roncolla e successivamente la Chiesa di San Martino a Roncolla, che consacrò nel 1779[7].
Uomo coltissimo, fu un protagonista della vita culturale della sua città facendo parte dell'Accademia letteraria [8]. Fu di amabile conversazione ma anche caparbio sostenitore dei suoi studi di etruscologia[9]
Morì a Volterra il 21 agosto 1785 e venne sepolto nel mausoleo che si era fatto costruire nella Chiesa di Volterra[10].

Opere letterarie

  • Ecuba tragedia di Euripide tradotta dall'abate Mario Guarnacci con alcune annotazioni dell'ill.mo sig. Abate Anton Maria Salvini. - In Firenze nella stamperia di Domenico Ambrogio Verdi - 1725
  • Vitae, et res gestae pontificum romanorum et s.r.e. cardinalium a Clemente X usque ad Clementem XII - 1751
  • L'Iliade di Lucio Anneo Seneca - traduzione
  • Poesie di Zelalgo Arassiano pastore arcade. Lucca per Leonardo Venturini, 1769[11]. - Lucca - per Leonardo Venturini - 1769
  • Origini italiche, o siano memorie istorico-etrusche: sopra l'antichissimo regno d'Italia e sopra i di lei primi abitatori nei secoli piu remoti. 3 volumi Lucca - Appresso Leonardo Venturini - 1767-72

Note

  1. ^ la sua traduzione dell’Ecuba di Euripide fu stampata a Lucca unitamente alle sue poesie e alla versione della Tragedia di Seneca intitolata l’Iliade
  2. ^ Vitae et res gestae pontificum romanorum et s.r.e. cardinalium a Clemente X usque ad Clementem XII scriptae a Mario Guarnacci ... quibus perducitur ad nostra haec tempora historia eorumdem Alphonso Ciacconio ...
  3. ^ Il Lami nel suo giornale diede dei lunghi e onorevoli estratti della suddetta opera sulle Origini italiche; ma incontrò essa però degli avversari fra i quali il Gesuita Padre Bardetti, alcuni Oltramontani, e i Giornalisti Pisani combatterono i principii dal Guarnacci fissati per spiegare la maniera con cui si popolò e crebbe la nostra penisola.
  4. ^ Nelle attività di scavo fu coadiuvato dai suoi fratelli Piero e Giovanni Guarnacci, il loro primo rinvenimento data dal 1738 con il recupero di dieci vasi etruschi che studiò insieme al suo amico e collega Antonio Francesco Gori (1691-1757)
  5. ^ formò un museo di antichità Etrusche da lui donato al Pubblico di detta città sua patria, Museo che egli descrisse in una sua lettera a Sebastiano Donati inserita nel Tomo III della edizione di Arezzo delle Opere del Muratori.
  6. ^ La Biblioteca Guarnacci di Volterra fu fondata nel 1786 con lascito testamentario, a favore dei cittadini di Volterra, di circa 7.000 volumi da parte dell'abate ed erudito volterrano Mons. Mario Guarnacci.
  7. ^ Insieme a Poggio S. Martino, il 15 giugno 1654, Roncolla fu data a livello a Giovan Battista Guarnacci e con progetto presentato al Granduca di Toscana il 26 luglio 1777, Mario Guarnacci, oltre al palazzo per la sua residenza con cappella gentilizia, vi costruì la chiesa [di San Martino] che fu benedetta il 30 settembre 1779 e il fonte battesimale fu eretto nel 1823. *Fonte: Cecilia Guelfi Roncolla
  8. ^ Tal credito godeva che molti lo consultavano qual oracolo dei tempi suoi nei dubbi di antichità Etrusche e il Maffei, il Lami, il Manfredi, il Gori ed altri sommi uomini tennero con lui carteggio scientifico.
  9. ^ Quantunque adorno di molti pregi e specialmente di una bella maniera di parlare copioso ed ingenuo, tuttavia tacer non devesi che mostrò il Guarnacci una tenacità delle proprie opinioni oltre misura, e in modo particolare quando si trattava della sua favorita nazione Etrusca
  10. ^ Quando morì il 21 agosto 1785 gli si celebrarono solenni esequie nella Chiesa dei già soppressi Conventuali di Volterra dove si era fatto erigere un magnifico mausoleo
  11. ^ Zelalgo Arassiano, pseudonimo di Monsignor Mario Guarnacci

Bibliografia

  • Antonio Lombardi Storia della letteratura italiana nel secolo XVIII – Tomo IV Modena presso la Tipografia camerale MDCCCXXX pag.124]
  • Giovanni Mariti Viaggi per l' Isola di Cipro e per la Soria e Palestina dall' anno 1760 al 1768 - Tomo II dedicato a Mario Guarnacci
  • Nancy Thomson de Grummond Encyclopedia of the History of Classical Archaeology - Vol.I ed. Westport, CT, Greenwood Press 1996 pag.546

Voci correlate

Collegamenti esterni