Mariano II d'Arborea

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Mariano II di Arborea
Giudice di Arborea
In carica1241 - 1297
Nome completoMariano II de Bas-Serra
NascitaOristano, XIII
MorteOristano, 1297
DinastiaBas-Serra
PadrePietro II di Arborea
MadreSardinia
FigliGiovanni de Bas-Serra, Barisone (illeggitimo)

Mariano II di Arborea (Oristano, ... – Oristano, 1297) fu giudice di Arborea dal 1241 fino al 1291. Apparteneva alla dinastia dei Bas Serra.

Biografia

Figlio del precedente giudice Pietro II di Arborea e della seconda moglie Sardinia, prese il potere, ancora minorenne, nel 1241 dopo la sua morte a seguito della nomina da parte della Corona de Logu. Suo tutore fu Guglielmo di Capraia, che lo costrinse a riconoscere come co-giudice il figlio Nicolò di Capraia. Tuttavia nel 1264 Guglielmo muore, e allora Mariano imprigiona e uccide il figlio Nicolò, cominciando così a governare autonomamente e ottenendo i territori nel Giudicato di Cagliari che erano di loro proprietà dal 1258. I suoi ottimi rapporti con i Donoratico gli diedero l'opportunità di diventare cittadino giurato pisano dal 17 giugno 1265.

Per lungo tempo soggiornò a Pisa, dove sposò una figlia di Andreotto Saraceno Caldera, e nel 1287, organizzò il futuro matrimonio del figlio Giovanni de Bas-Serra, detto Chiano, con Giacomina della Gherardesca, figlia del conte Ugolino. Dalla Nuova Cronica di Giovanni Villani si apprende che Mariano II era: «uno dei più grandi e possenti cittadini d'Italia, tenente in Pisa numerosa corte e codazzo di cavalieri, che seco lui rumoreggiavano per quelle vie». Mariano II fu abile nel non farsi travolgere dalle lotte intestine pisane tra le fazioni guelfe e quelle ghibelline.

Torre di Mariano II ad Oristano.

Nel 1274, approfittando di una difficile situazione politico-dinastica interna al giudicato di Torres, conquistò il castello di Monforte nella Nurra e lo restaurò lasciando un'epigrafe, oggi conservata al museo di Sassari. Nel 1277 le conquiste furono riconosciute dal Papa Giovanni XXI e così s'annetté una parte di territorio da Montiferru a Monteacuto con i relativi castelli e i territori logudoresi vennero divisi in due grandi tronconi, uno a nord e l'altro a sud. Con abili mosse militari e politiche arrivò a controllare più della metà dell'isola e nei territori dell'Arborea si trovavano oramai le maggiori pianure ed i più ricchi giacimenti di metalli preziosi. La ricchezza dell'Arborea era ancora più opulenta, se confrontata con la crisi economica che attraversò tutta l'Europa in quel periodo. Mantenne ottimi rapporti anche con Pietro III d'Aragona con il quale intercesse nel 1284 per la restituzione di quattro galee catturate dai pisani nel golfo di Cagliari.

Morto il Conte Ugolino della Gherardesca nel 1289, il 4 gennaio 1295, cambiò improvvisamente politica e si alleò col Comune di Pisa cui lasciò in eredità cedendo tuttavia parte dei territori avuti dei Capraia. Prese parte - in seguito - coi Gherardesca all'assedio di Villa di Chiesa difesa da Guelfo dei Donoratico e quando questi nel 1297, ferito, si rifugiò a San Leonardo di Siete Fuentes, secondo alcune fonti, fu avvelenato per estendere poi i confini del regno all'Argentifero del Cixerri. Morì in data imprecisata, prima del 16 dicembre 1297, lasciando il regno al figlio Chiano ed onorando l'impegno assunto con il comune di Pisa, cui concesse la terza parte del cagliaritano.

Nel 1297, poco dopo la morte di Mariano II papa Bonifacio VIII creò il Regno di Sardegna e Corsica, infeudandolo al Re della Corona d'Aragona Giacomo II il Giusto (1295 - 1327) e dandogli così il via libera per l'invasione delle due isole.

Mariano II è anche famoso per aver eretto nel 1290 la Torre di Mariano II, una delle due principali porte d'ingresso dell'antica cinta muraria della città.

Bibliografia

  • Francesco Cesare Casula, La Storia di Sardegna , Sassari 1994.
  • AA.VV., la Grande enciclopedia della Sardegna, Sassari, 2007.

Voci correlate