Marco del ghetto di Łódź

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Il marco del ghetto di Łódź ((DE) Mark, (PL) Marka getta łódzkiego) è stata una moneta usata nel ghetto di Łódź nel periodo compreso tra il 1940 e il 1944. Era suddiviso in 100 Pfennig. Fuori dal ghetto non aveva valore. Aveva il soprannome di chaimka o rumka.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu principalmente uno strumento particolarmente efficiente per saccheggiare gli abitanti del ghetto di Łódź e servì anche per isolarli dal mondo esterno.[1] La valuta fu emessa sotto forma di banconote e monete. Questo sistema monetario fu l'unico del suo genere nei ghetti nella Polonia occupata[2].

L'ordinanza № 70 di Chaim Rumkowski, emessa il 24 giugno 1940, ordinava alle persone del ghetto di cambiare le banconote e le monete del Reich con ricevute[3]. Il marco del ghetto fu soprannominato dalla gente chaimka o rumka dal nome del responsabile dell'amministrazione del ghetto ebraico, Chaim Rumkowski.[4]

La ragione principale per la sua introduzione era la prevenzione del commercio illegale tra il ghetto e la città, dato che fuori dal ghetto la moneta non aveva alcun valore, e soprattutto la creazione di uno strumento di rapina dei prigionieri del ghetto. Un altro aspetto dell'introduzione dei buoni era che nessun ebreo poteva citare in giudizio i tedeschi che gli avevano preso i soldi, perché per il denaro preso era stato dato un rimborso completo in marchi del ghetto.

Il cambio della moneta tedesca portò enormi profitti, sotto forma di diversi milioni di marchi. Per ottenere i soldi di altre persone si usò la pena di morte.

L'emittente fu la Banca del ghetto. La valuta entrò in circolazione il 9 luglio 1940, diventando l'unica moneta legale nel ghetto[5]. I primi biglietti (Quittung) furono stampati dal 15 maggio 1940 alla tipografia С. Manitius in via Stefana Żeromskiego a Łodz 87.

Monete da 10 Pfennig furono emesse dall'ufficio postale[5]. Le monete furono coniate in altri due posti nel ghetto[6]. Questa valuta fu in circolazione fino alla fine del ghetto, il 29 agosto 1944.

Banconote: 50 Pfennig, 1, 2, 5, 10, 20 e 50 marchi[5].
Monete: 10 Pfennig, 5, 10 e 20 marchi.[7]

Monete[modifica | modifica wikitesto]

Monete del ghetto di Łódź[7]
Anno Valore Dritto Rovescio Metallo Diametro Peso Tiratura Bordo N°. nel
cat. Parchimowicz[8]
note
1942 10 Pfenning AL-Mg 19,1 0,76 100.000 liscio 13
1943 5 marchi AL 22,5 1,57 32.000.000 liscio 14a tiratura assieme alla monete 14b
1943 5 marchi AL-Mg 22,7 1,03 32.000.000 liscio 14b tiratura assieme alla monete 14a
1943 10 marchi AL 28,3 2,6 100.000 liscio 15a spessore della moneta 1,6-1,7 mm
15b e 15c
1943 10 marchi AL 28,3 3,4 100.000 liscio 15b spessore della moneta 2,1-2,2 mm
tiratura assieme alla monete 15a e 15c
1943 10 marchi AL-Mg 28,3 3,4 100.000 liscio 15c spessore della moneta 2,1-2,2 mm
tiratura assieme alla monete 15a i 15b
1943 20 marchi AL 33,45 6,98 600 liscio 16

Banconote[modifica | modifica wikitesto]

Banconote del ghetto di Łódź
Data di emissione Serie Valore Recto Verso N. catalogo
Parchimowicz, Borkowski[9]
Note
15 maggio 1940 50 Pfennig 156
15 maggio 1940 1 marco 157
15 maggio 1940 A 1 marco
15 maggio 1940 2 marchi 158
15 maggio 1940 5 marchi 159
15 maggio 1940 10 marchi 160
15 maggio 1940 20 marchi 161
15 maggio 1940 50 marchi 162

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Magdi A. M. Nassar, I gettoni del decano di Lodz: la moneta del ghetto ebraico, in I quaderni di laMoneta, vol. 2015/2.
  2. ^ Tale sistema ha funzionato, oltre che qui, solo nel ghetto di Theresienstadt in Cecoslovacchia.
  3. ^ M. Miller, Europa wg Auschwitz. Litzmannstadt Ghetto (2009), p. 109
  4. ^ Magdi A. M. Nassar, I gettoni del decano di Lodz: la moneta del ghetto ebraico, in I Quaderni di laMoneta, vol. 2015/2.
  5. ^ a b c Andrzej Mikołajczyk: Leksykon Numizmatyczny. Warszawa — Łódź: Wydawnictwo Naukowe PWN, 1994, s. 116. ISBN 8301097108.
  6. ^ Monete del ghetto di Łódź, su e-numizmatyka.pl. URL consultato il 22 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  7. ^ a b Czesław Kamiński: Ilustrowany Katalog Monet Polskich 1916—1987. Warszawa: Krajowa Agencja Wydawnicza, 1988, pp. 43-45. ISBN 8303026410.
  8. ^ Janusz Parchimowicz: Katalog monet polskich obiegowych i kolekcjonerskich od 1916. Szczecin: Wydawnictwo Nefryt, 1997. ISBN 8390570939.
  9. ^ Janusz Parchimowicz, Tomasz Borkowski: Katalog banknotów polskich i z Polską związanych. Szczecin: Wydawnictwo Nefryt, 1997. ISBN 839057098X.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Miller, Europa wg Auschwitz. Litzmannstadt Ghetto (2009)
  • M. A. M. Nassar, I gettoni del decano di Lodz: la moneta del chetto ebraico, in I quaderni di laMoneta, 2015/2
  • Janusz Parchimowicz, Tomasz Borkowski: Katalog banknotów polskich i z Polską związanych. Szczecin: Wydawnictwo Nefryt, 1997

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