Marco Genucio Augurino

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Marco Genucio Augurino
Console della Repubblica romana
GensGens Genucia
Consolato445 a.C.

Marco Genucio Augurino (... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano, console nel 445 a.C. con Gaio Curzio Filone.

Consolato[modifica | modifica wikitesto]

Eletto console a Roma nel 445 a.C. con il collega Gaio Curzio Filone.

Durante il suo consolato riprese vigore la decennale lotta politica tra patrizi e plebei, con i primi tesi a difendere i propri privilegi, impedendo o dilazionando le proposte di modifica dell'ordinamento giuridico, ed i secondi, sospinti dalle proposte dei tribuni della plebe, tra i quali il più battagliero era Gaio Canuleio, tesi ad ottenere ulteriori concessioni, resistendo alla chiamata alle leva dei consoli, per rispondere alle frequenti razzie delle popolazioni confinanti.

Alla fine i tribuni della plebe riuscirono ad far passare la Lex Canuleia, che eliminava il divieto di matrimonio tra patrizi e plebei, e ad ottenere per l'anno successivo, il 444 a.C., l'elezione di tre Tribuni consolari, che avrebbero potuto essere scelti tanto tra i patrizi, quanto tra i plebei[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", IV, 1-6.
Predecessore Fasti consulares Successore
Tito Quinzio Capitolino Barbato IV
e
Agrippa Furio Medullino Fuso
(445 a.C.)
con Gaio Curzio Filone
Aulo Sempronio Atratino,
Tito Clelio Siculo e
Lucio Atilio Lusco